Maestra spinge l’alunno a terra, gli fa sbattere la testa e ordina al compagno di prenderlo a calci

2 Ott 2020 11:04 - di Robert Perdicchi

Un bambino spinto a terra fino a sbattere la testa contro una sedia, poi colpito con un calcio da un compagno di classe su invito della stessa maestra. Un’insegnante di una scuola elementare fiorentina è finita a processo con l’accusa di aver reagito in modo arbitrario e violento alle innocenti intemperanze di due alunni di 11 anni. La donna, 51 anni, avrebbe provocato lievi lesioni al giovanissimo studente, oltre a un forte shock: “la classe è come un carcere minorile”, avrebbe detto per giustificare il gesto. E’ solo dei tanti episodi di violenza registrato negli ultimi anni nelle scuole italiane.

La maestra di Firenze andrà a processo

Per la maestra l’accusa è quella di abuso di mezzi di correzione. Durante la prossima udienza al Tribunale di Firenze, il 20 ottobre, saranno
ascoltati altri tre studenti. Il caso risale, racconta l’edizione fiorentina della “Repubblica”, risale al febbraio del 2019 ed era stato denunciato ai carabinieri daigenitori dell’undicenne, assistiti dall’avvocato Mattia Alfano. Tutto sarebbe avvenuto durante la ricreazione, mentre la classe festeggiava un compleanno nell’atrio della scuola.Secondo la ricostruzione, i bambini stavano giocando e uno avrebbe colpito, in modo non violento, con un calcio il sedere del compagno, mandandolo a terra. A quel punto la maestra avrebbe applicato “una sorta di legge del taglione spintonando l’altro bambino e facendolo cadere a terra e sbattere la testa” (il piccolo ha subito un lieve ntrauma cranico, con un solo giorno di prognosi).

L’intervento del compagno aggredito

Sarebbe quindi intervenuto il compagno “aggredito” per difendere l’amico, spiegando che si era trattato di un piccolo calcio e non di una spinta, ma l’insegnante gli avrebbe ordinato di colpire l’altro nello stesso modo. Anche il racconto del bambino “aggredito”, raccolto dai carabinieri col tramite dei genitori, ha confermato le violenze.

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

  • Silvia Toresi 3 Ottobre 2020

    Era meglio quando per punizione gli alunni li mettevano dietro la lavagna!!!!!