Lockdown a Natale, tutti contro Crisanti. L’infettivologo Bassetti: inutile allarmismo
I più preoccupati sono i commercianti. E dopo la “bomba” lanciata dal virologo Crisanti sulla possibilità di un lockdown a Natale interviene la Confcommercio. L’invito è a far prevalere la prudenza sulla paura. “Se prevarrà la prudenza sulla paura, si potrebbero osservare favorevoli sorprese in concomitanza con le prossime festività” di Natale. ”Con qualche conseguente e importante sollievo sulle finanze pubbliche in termini di maggiore gettito”.
Natale, i consumi di dicembre centrali
I consumi nel mese di dicembre infatti ”rimangono centrali nella spesa degli italiani” con una spesa complessiva che vale circa 110 miliardi di euro (stima 2019) su un totale annuo di 900 miliardi. Secondo l’associazione ”potrebbe costituire per milioni di famiglie una grande occasione per effettuare acquisti desiderati e rimandati”.
Natale, Zampa: non spaventiamo gli italiani
Afferma che non è il caso di spaventare la gente la sottosegretaria alla Salute Sandra Zampa: “Non faccio il tecnico e non azzardo previsioni. Però spaventare la gente è sbagliato e io sono ottimista. Non possiamo pretendere sacrifici dagli italiani se poi per andare al lavoro si devono stringere come sardine nei mezzi pubblici e sopportano code interminabili ai drive-in per fare il tampone. L’impegno delle amministrazioni locali deve essere massimo se vogliamo essere credibili agli occhi dei cittadini”.
Chiediamo di rinunciare a feste private e cerimonie
Zampa poi fornisce qualche numero: “Sono stati distribuiti 3.175 ventilatori e altri 1.324 sono in distribuzione. Nel sistema sanitario sono entrati 33.857 nuovi operatori tra medici, infermieri e socio-sanitari, circa 4.200 le nuove borse per le scuole di specializzazione di medicina. E potrei continuare. Lo sforzo del governo è massimo però non può essere risolutivo. Il lockdown ha funzionato grazie ai sacrifici di tutti. Non chiediamo di chiudersi a casa ma di rinunciare a feste private e cerimonie, non mi sembra eccessivo”.
Bassetti: certe sparate servono solo a mettere paura
L’infettivologo Matteo Bassetti critica la sparata di Crisanti. “Pensare ad un lockdown a Natale mi pare francamente prematuro. Sparare dicendo che ci sarà una chiusura mette solo tanta paura nella popolazione e tanto allarme per uno dei momenti più belli in un anno che è stato molto difficile. Noi, clinici e medici, dobbiamo stare attenti a fare certe affermazioni, le scelte di una nuova serrata spettano alla politica, che deve decidere in base ai dati e all’andamento della curva epidemiologica”.
I lockdown saranno circoscritti e non generali
“Prima di parlare di lockdown iniziamo a vedere gli effetti che avrà il nuovo Dpcm nelle prossime settimane – prosegue Bassetti – Si stanno muovendo anche le Regioni e le città con misure più strette, ad esempio a Genova da oggi verranno inasprite le norme. Se i numeri in alcune regioni o città dovessero aumentare, è evidente che si dovranno trovare delle strategie di contenimento, ma prima di arrivare alla chiusura vanno presi altri provvedimenti. In altri Paesi Ue non stanno procedendo con lockdown generalizzati, ma con chiusure molto circoscritte e limitate”.