Decreto ristori, Santanchè zittisce Misiani: non mi interrompa. Quando parlava lei…
Daniela Santanchè zittisce il Pd Antonio Misiani. A Omnibus su La7 si parla del decreto ristori, quello varato dal governo per aiutare le categorie colpite dalla nuova serrata per coronavirus. Il viceministro dell’economia dice la sua e Santanché pur non condividendo ascolta in silenzio. Quando è il suo turno inizia a “smontare” le teorie di Misiani. «Continuano a sottolineare che i ristoranti non sono chiusi ma chiudono alle 18. Questa è un’altra presa per i fondelli perché sappiano che era meglio essere chiusi che aperti fino alle 18. Con gli stessi costi e tutto quanto uguale. E poi avete capito…» Misiani a quel punto la interrompe: «Proponete di chiudere i ristoranti?». Immediata la risposta della senatrice di Fratelli d’Italia: «No, io dico che ci vogliono dati scientifici che dimostrino che il contagio…». Misiani le toglie la parola di nuovo: «Li tiene aperti o li tiene chiusi…». Santanchè sottolinea: «Scusi lei ha detto di non interrompere, io sono stata in religioso silenzio. Sono stata composta anche se mi sarei strappata la camicia». Una battuta che mette in difficoltà il democratico.
Daniela Santanchè zittisce Misiani
Messo ko Misiani chiude polemicamente dicendo: «Le chiedo scusa, aspetto pazientemente una sua proposta, spero entro la fine della trasmissione». A quel punto interviene la conduttrice che dice: «Santanchè dice che fino a quando non c’è un’evidenza scientifica che il contagio maggiore è nei ristoranti non ha senso chiuderli». A quel punto la senatrice di Fratelli d’Italia spiega: «Come ha detto il viceministro spendono adesso 5 miliardi. Ricordo che per fare l’ospedale di Milano che è stato molto criticato e dove oggi ci sono dieci persone ricoverate, che sono stati spesi soldi non pubblici ma privati: 25 milioni. Allora la mia proposta è che anziché chiudere ristoranti, cinema e teatri, con 5 miliardi quante terapie intensive potevate fare? Quanti test tamponi potevate fare?».