Cacciari piange in diretta tv e spiazza tutti: «Non si muore solo di coronavirus, Italia disperata»

15 Ott 2020 13:29 - di Giorgia Castelli
Cacciari

Le lacrime di Massimo Cacciari a CartaBianca hanno stupito i telespettarori. L’ex sindaco di Venezia, ospite nel programma di Rai 3 ha previsto scenari  per l’Italia drammatici. Tema centrale la mancanza di lavoro che affligge la popolazione. In una lunga intervista a La Stampa  dal titolo «Piango per questa Italia disperata. Patrimoniale contro le disuguaglianze» è tornato a parlare delle lacrime versate di fronte a Bianca Berlinguer. «Sì, lo avete visto, no? Mi sono commosso. E allora? Dov’è la sorpresa?». Cacciari teme che ben presto la situazione sociale si aggraverà. Il timore basato su elementi concreti. «Sembra che in questo Paese ormai si muoia solo di Covid, mentre è evidente, o dovrebbe esserlo da tempo, che non è così. Non ci vorrà molto: lo vedremo meglio tra un po’, quando finiranno cassa integrazione blocco dei licenziamenti».

Cacciari: «Certe disperazioni le ho guardate in faccia»

E poi ancora: «Io ho fatto politica, ho fatto il sindaco, ho affrontato crisi aziendali, sono salito sul tetto del Comune di Venezia per convincere operai in lacrime a non buttarsi giù… Certe disperazioni le ho guardate in faccia. Ed è per questo che ora temo oltremodo un nuovo lockdown: metterebbe centinaia di migliaia di persone in ginocchio, e senza possibilità di recupero. Molti sono già alla canna del gas».  Per questo motivo Cacciari sottolinea che è sì doveroso seguire le indicazioni degli scienziati ma allo stesso tempo questi ultimi devono tener conto della realtà quando indicano le norme da seguire.

La ricetta di Cacciari: «Dividere i sacrifici fra tutti»

L’ex sindaco di Venezia indica la sua ricetta per uscire da questa crisi: «Il peso di questa crisi deve essere portato un po’ da tutti. Un tempo avremmo detto per un principio di solidarietà. Si taglino, anche solo temporaneamente, gli stipendi più alti. Si riducano alcune di quelle pensioni delle quali si parla da anni». Cacciari si spinge oltre dichiarando di essere favorevole alla patrimoniale: «Bisogna dividere i sacrifici tra tutti, mi pare evidente».

L’attacco alla sinistra e al Pd

Poi l’attacco alla sinistra. «Io vorrei solo capire se c’è un modo di sinistra di uscire da questa crisi o se, come al solito, a pagare devono essere sempre gli stessi. Io fino ad ora di sinistra non ho visto niente. E guardi che se non ci sono state ancora proteste in piazza è solo perché il sindacato è per l’80% un sindacato di pensionati e pubblici dipendenti, quanto al Pd…». E la risposta non lascia spazio a interpretazioni. «È messo come è messo. Al punto di essersi convinto davvero di aver vinto le ultime Regionali. Lo sa in Veneto qual è l’unico luogo dove hanno vinto? Piazza San Marco: non il centro, ma il centro del centro…».

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