Cacciari, fucilate al governo: «Non sono un deficiente, sono stufo di idiozie e scelte a vanvera»

14 Ott 2020 9:26 - di Fabio Marinangeli
Cacciari

Massimo Cacciari reagisce in maniera forte e spara contro i provvedimenti del governo. Le “raccomandazioni paternalistiche” di Conte non gli vanno giù, sono inaccettabili. E lo dice chiaro e tondo nel corso della trasmissione Cartabianca di Bianca Berlinguer. Nel mirino – tanto per citare due misure – la presenza di sole 6 persone alle feste private e i vari divieti stabiliti un po’ a casaccio.

Cacciari: «Certi controlli sono assurdi, a vanvera»

«Certi controlli sono di un’assurdità totale», protesta Cacciari. «Ci sono centinaia di persone che controllano a vanvera. I controlli vanno fatti dove servono. Non così in generale, per creare solo il terrore», spiega il filosofo. Che poi va su tutte le furie quando si parla delle tristemente famose “raccomandazioni” del governo.

«Il comportamento di Conte è offensivo»

«Quando andremo avanti con questo delirio normativistico? A me suona offensivo che mi vengano a dire che in casa devo stare con non più di 6 persone. Se mi dicono non fare assembramenti lo capisco. Ma cosa sono, deficiente? Ma non è possibile, sono stufo. Basta con questo controllismo fuori senso. Che dicano cose comprensibili, controllabili, razionali», esplode Cacciari. Una stroncatura su tutta la linea dell’azione di Conte. «Sono un animale razionale e voglio essere trattato come tale».

«La causa non è soltanto l’estate»

Altro punto cruciale: «Mi sembra ridicolo dire che la seconda ondata sia stata causata solo dai comportamenti dell’estate. Che cosa è stato fatto in questi mesi? Non bastano i posti in terapia intensiva. Si diceva che sarebbero aumentati in numero maggiore». Poi ripete che i controlli vanno fatti laddove servono, non in generale». Pertanto non si può scaricare tutto sulle spalle dei cittadini.

Cacciari e gli “idioti incompetenti”

È l’ennesimo attacco che Cacciari sferra all’esecutivo. Restano virali le parole che pronunciò sempre a La7. «Sono più pericolosi i ladri o gli incapaci in uno Stato? Giulio Cesare rubava, Napoleone rubava… Per un sistema politico, il più pericoloso è l’idiota incompetente. Il 90% oggi sono idioti incompetenti, il pericolo è sommo».

 

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