Azzolina sui contagi a scuola insiste a snocciolare cifre infinitesimali. Ma la cronaca racconta ben altro (video)

14 Ott 2020 13:03 - di Chiara Volpi
Azzolina a DiMartedì frame e video dalla pagina Fb de La7

Non c’è niente da fare: sui contagi a scuola la Azzolina insiste a rivendicare scelte e criteri adottati dal suo ministero in accordo col governo di cui è emanazione. Ancora una volta ieri, in veste di ospite di Giovanni Floris a DiMartedì, su La 7. E a dispetto di tutto e di tutti. Con interi istituti chiusi per i contagi quando ancora non sono arrivati in moltissimi plessi i banchi monoposto, e dunque le misure di prevenzione ancora non del tutto attuabili. Con l’assegnazione di supplenti ancora in via di definizione. Col corpo docente in difficoltà. Famiglie in apprensione. Trasporto pubblico al collasso. Eppure, per la titolare del dicastero di viale Trastevere, il sistema scuola funziona. E per lei va tutto bene…

Azzolina sui contagi a scuola insiste a parlare di cifre da zero-virgola

Anzi, ospite del talk condotto da Floris, la ministra Azzolina rilancia addirittura il bluff: «Stiamo ultimando il monitoraggio sui contagi a scuola sulla quarta settimana. C’è poca crescita. Con questi dati dovrei lasciare gli studenti a casa?»… E giù con lo sciorinamento di cifre che, a molti, in considerazione dei casi personali e di quanto denunciato dalla cronaca tutti i giorni, non convincono.  Ma tant’è: secondo il report snocciolato a DiMartedì e confermato dalla Azzolina, gli studenti positivi ad oggi sarebbero 2348 (pari allo 0,037% del totale). I docenti infetti 402 (0,059%). 422 casi tra il personale non docente contagiato (0,079%). Certo, nell’asserirlo, la telecamera inquadra impietosamente lo sguardo preoccupato della ministra. La quale, però, ostenta fermezza anche se la mimica facciale tenderebbe a tradire preoccupazione…

Tornare sui suoi passi creerebbe problemi al governo?

Ma il dado è tratto. E la linea va difesa a tutti i costi: pena grossi mal di pancia nel governo. E così, giù con frasi di rito e rassicurazioni del caso. Anche quando un’altra ospite in collegamento, Milena Gabbanelli, sceglie di non pronunciarsi sul rebus scuola. Cavandosela semplicisticamente con un evasivo: «I ragazzi devono essere responsabili. Perchè loro potrebbero scamparsela, ma magari in famiglia un po’ meno»… Del resto, negli ultimi giorni la ministra dell’Istruzioone ha ripetuto come un mantra che «Dovremmo prendere esempio dalle scuole. A scuola ci sono regole, distanziamento, gel, mascherine. Nella giornata di uno studente è il momento più sicuro». E che, come ripetuto anche ieri sera su La7, «ho chiesto i test rapidi per le scuole. Non possiamo bloccare una classe per un raffreddore».

Persino il dpcm sulla scuola tira dritto, eppure…

E tutto in considerazione del malessere nazionale sull’argomento, che porta la ministra a dire: «Spiace che qualcuno pensi che gli studenti e le studentesse possano essere sacrificabili. La scuola ha dato tanto, abbiamo lavorato tutta l’estate per riportare gli studenti in presenza». Cosa che, a detta della ministra, ha reso «felici» i ragazzi. Una felicità dettata dalla socialità che però, va ricordato, in questo momento di recrudescenza della pandemia, contrasta con i rigidi dettami su prevenzione e sicurezza inaspriti persino nell’ultimo dpcm del governo. E questo dato, ahinoi, è tutt’altro che opinabile...

In basso, il video di un estratto della partecipazione di ieri della ministra Azzolina a “DiMartedì” su La7

#dimartedi Scuola, la ministra Azzolina: "Stiamo ultimando il monitoraggio sui contagi a scuola sulla quarta settimana: c'è poca crescita. Con questi dati dovrei lasciare gli studenti a casa?"

Pubblicato da La7 su Martedì 13 ottobre 2020

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