Stadi, la doccia fredda del Cts: «Non ci sono le condizioni per ulteriori aperture al pubblico»
Stadi, la doccia fredda arriva dal Cts: «No a ulteriori aperture al pubblico». Un po, data l’impennata di nuovi contagi. E considerata la riapertura delle scuole (i cui esiti potranno essere valutati solo ad ottobre), in molti se l’aspettavano. Eppure, la sentenza che decreta il no ufficiali ad eventuale estensioni delle aperture al pubblico, arrivata poco fa, piove come una doccia fredda. E raggela le speranze dei più ottimisti e fiduciosi. Niente da fare insomma: rispetto alle proposte circolate nella Conferenza delle Regioni e Province Autonome, il Cts è costretto e a dire che: «Non ci sono le condizioni per ulteriori aperture al pubblico».
Stadi, la doccia fredda del Cts: no a «ulteriori aperture» al pubblico
Dunque: è no. Stando a quanto appena ufficializzato dal Cts, «oggi non esistono le condizioni per ulteriori aperture» al pubblico nelle manifestazioni sportive. Le conclusioni del Comitato tecnico scientifico, riunitosi oggi per analizzare il documento ricevuto dal ministro della Salute. E relativo alla partecipazione del pubblico alle manifestazioni sportive, predisposto dalla Conferenza delle Regioni e Province Autonome, lasciano poco margine al dubbio. Un parere che non stupisce, alla luce delle recenti dichiarazioni dello stesso ministro della Salute Roberto Speranza. Come di molti esperti italiani, e anche dello stesso Cts, che sottolineano l’andamento dei dati in Italia e la situazione nei vicini Paesi europei.