Selvaggia Lucarelli, la sconfitta al voto fa male. E trascende: «Meloni? Simpatica ma pericolosa… da esorcista»

26 Set 2020 14:47 - di Giulia Melodia
Selvaggia Lucarelli foto Ansa

Selvaggia Lucarelli, la sconfitta al voto fa male. E così, all’apice del mal di pancia, la blogger trascende: «Meloni? Simpatica ma pericolosa… da esorcista». Insomma, altro che strali da opinionista. I suoi commenti vergati a suon di insulti dalle colonne del Fatto trasudano semplicemente bile. Immancabilmente. Così, forse avendo mal digerito l’affermazione vincente di Fratelli d’Italia alle ultime consultazioni regionali, la blogger al servizio di Travaglio, tira fuori quello che ha sullo stomaco con senza argomentarlo. E con la bava alla bocca, firma l’ennesimo indegno attacco alla destra. E alla leader di Fratelli d’Italia, in particolare, Giorgia Meloni. Alla quale si rivolge velenosamente, pur di arrivare a bastonare brutalmente anche Salvini e le candidate del Carroccio impegnate nell’ultimo agone elettorale: Lucia Borgonzoni e Susanna Ceccardi, e la sua amica “consigliera”, Annalisa Chirico

Selvaggia Lucarelli, Meloni? «Pericolosa… da esorcista»

L’occasione per sputare veleno alla “Selvaggia Lucarelli” è dunque l’ultimo verdetto elettorale. Esattamente quello che ha sancito la definitiva e ignominiosa scomparsa dalla scena politica e sociale dei grillini, di cui il direttore per cui la blogger scrive è notoriamente accanito sostenitore, sponsor e maitre a penser. E allora? Giù con il ritratto al vetriolo: «Giorgia Meloni? Simpatica, infida e ogni tanto ti fa chiamare l’esorcista». Lo spunto per dispensare altro sarcastico vetriolo, è chiaramente la performance vincente riassunto nel «sorpasso a destra» della «sorella d’Italia», che alle regionali ha incassato successi conquistando le Marche con il candidato Fdi Francesco Acquaroli.  Un trionfo che oltre al mal di pancia, ha provocato alla Lucarelli «un discreto lunedì di m***a», come ribadito dalla stessa autrice dell’incauto pezzo in chiusura. Che con discutibile savoir faire, Selvaggia chiude infierendo su tutto un po’: a proposito del 21 settembre del Capitano. Della vittoria plebiscitaria di Zaia. Dell’affermazione vincente di Giorgia Meloni. Fino al tango di Elisa Isoardi Ballando con le stelle. Così, tanto per non lasciarsi sfuggire nulla…

La vittoria elettorale di Fdi scatena il mal di pancia alla blogger

Ma, come anticipato, l’attacco centra nel mirino della blogger soprattutto la Meloni. «I tempi in cui doveva ritoccare i suoi manifesti e sembrare Charlize Theron sono finiti – scrive pensando di suscitare ilarità la Lucarelli –. La allena Fabrizio, il personal trainer di Totti. Ha schiarito i capelli, è dimagrita. Studia da leader, insomma, ma senza il ridicolo trasformismo di Salvini». Che abbia una deffaillance e forse il passaggio non vuole tradursi in un insulto? Mah… forse gli insulti sono solo metabilizzati. E così, a stretto giro, la blogger aggiunge: «La Meloni non annusa e non si adegua all’umore delle folle populiste. Perché lei è la folla e il suo umore», assicura la Lucarelli. «Quando Giuseppe Conte viene avvisato del fatto che in aula forse parlerà lei, nella sua famosa pochette infila sempre un micro-paletto di frassino», aggiunge poco dopo la giornalista. Roba da indemoniati, insomma, tanto che poi l’articolista sentenzia e conclude: «Le dedicano meme. I suoi discorsi diventano jingle. Creano fotomontaggi in cui è la gemellina di Shining e la protagonista de L’esorcista. E lei, divertita, li posta sulle sue pagine social. È pericolosamente simpatica». Pericolosa, appunto. E dunque da insultare. Questa è la logica di Selvaggia. Se mai ce ne fosse una a parte quella dell’insulto sistematico e violento.

Roba da vernacoliere di infima qualità più che da opinionista

Ma quale opinionista e blogger. Esprimere un parere insultando chi non la pensa come lei. O dissentire dispensando bordate volgari, spesso sostenute solo con argomenti poveri. Arricchiti alla bisogna di definizioni colorite, non vuole svolgere il proprio lavoro di influencer. E meno che mai, esercitare semplicemente un diritto d’opinione. Eppure, la giornalista del Fatto, per la sua instancabile attività sui social è considerata da chi la contrattualizza, online o in tv ormai fa poca differenza, un punto di riferimento. E lei non delude le aspettative di chi la arruola. Sferra offensivi tweet come pugni nello stomaco. Dispensa pillole di sapere politically correct fingendo di svolgere, a seconda delle occasioni, il ruolo di giurata di talent o di opinionista sui blog. E sempre improvvisandosi tuttologa. E ostentando chissà quale background culturale, sociologico, metapolitico. Tutto, quasi sempre contro il mondo della destra.

La missione quotidiana di Selvaggia: insultare la destra. Prendersela con Meloni, Salvini, Berlusconi

Insultando a mani basse, (alacremente impegnate sulla tastiera), esponenti politici o intellettuali di area. Elettori convinti e chi, semplicemente, non la pensa come lei e i suoi mentori di riferimento. Discetta, consiglia, critica e verga sfregi social, quasi mai in punta di fioretto, dispensando risentimento e volgarità. Frasi ed epiteti che, oltre a insultare e ferire i destinatari dei suoi strali, offendono la pubblica decenza e divulgano amenità. Sempre impegnata e ostinata, la Lucarelli, ad avocare a sé i ruoli più disparati: da maestra di ballo a detentrice della verità in tasca su tutto. Chi si parli di coronavirus e di virologia. O che si dibatta sulle ultime news della scena politica nazionale e internazionale. Sempre e comunque dimostrandosi una nemica giurata dei leader di centrodestra in particolare. E affermandosi, pericolosamente, come esperta virologa e sagace fustigatrice dei costumi. Mansioni tra le più disparate, tenute insieme dai suoi doveri di giornalista schierata del Fatto e depositaria di una missione quotidiana: prendersela costantemente con Meloni, Salvini, Berlusconi. Ora uno, ora l’altro.

 

 

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