Scuola, la Lega vuole cacciare la Azzolina: presentata al Senato la mozione di sfiducia
Matteo Salvini e la Lega non hanno dubbi: la responsabile del clima di estrema incertezza che sta scandendo questo avvio di anno scolastico è soprattutto lei, la ministra Lucia Azzolina. È il motivo per il quale il Carroccio ha depositato in Senato una mozione di sfiducia individuale. «Le famiglie – vi si legge – si sarebbero aspettate dall’autorità che governa il sistema scolastico un atteggiamento di responsabilità (…) stante soprattutto l’ampio margine di tempo avuto da marzo per pianificare ogni aspetto inerente il ritorno in aula». Nel mirino della Lega finiscono i troppi annunci, bollati alla stregua di «dichiarazioni confuse e spesso contraddittorie», e le sue «ipotesi di soluzioni velleitarie».
«Da lei solo cocciuto arroccamento e soluzioni fantasiose»
Ma a pesare, per i senatori leghisti, è soprattutto «l’atteggiamento di cocciuto arroccamento su posizioni che non lasciano spazio ad alcuna mediazione». La logica, insomma, dello «scontro continuo con insegnanti, dirigenti scolastici e sindacati». Ad accrescere il clima di disorientamento hanno contribuito, per il Carroccio, anche «gli sconclusionati interventi sui media» da parte della Azzolina. I firmatari della mozione si riferiscono alle soluzioni inventate di ora in ora dalla ministra e che hanno finito per spiazzare tutti. L’elenco è lungo e va dal plexiglas all’acquisto dei banchi singoli. In mezzo ci sono l’utilizzo di cinema, teatri, biblioteche e B&B come aule e la mancata fornitura di termoscanner alle scuole per rilevare la temperatura dei ragazzi.
La Azzolina simbolo di un governo di incapaci
Insomma, ragionano i leghisti, «le ragioni per mandare a casa il ministro non mancherebbero». Menzione a a parte meritano poi le polemiche relative al corpo docente. Sul punto l’accusa alla Azzolina è quella di non aver pensato a stabilizzare i precari storici. Sarebbe servito, dicono, a «garantire la presenza di insegnanti tutti titolari in cattedra per settembre». Invece, si è baloccata nell’ipotesi di un concorso da organizzare in estate. Una soluzione, rimarcano i firmatari, «impossibile da realizzare». Tanto più che, secondo il calcolo della Lega, per effetto dei pensionamenti il fabbisogno ammonta a 30mila insegnanti in più . «La disastrosa gestione della scuola – conclude la mozione – sta tenendo in tensione famiglie, studenti e personale. Il governo non ha alibi e l’incapacità di chi lo rappresenta pesa ormai irrimediabilmente sulla vita e sulla formazione dei nostri ragazzi»