Scontro Caldoro-De Laurentiis. L’ex governatore: “Hai fatto lo sborone. Io tifo Napoli da bambino”
“Caro Aurelio De Laurentiis, non hai resistito a fare lo ‘sborone’, come dite voi romani. Entrando a gamba tesa nella campagna elettorale”. Inizia così la risposta di Stefano Caldoro al velenoso tweet del presidente del Napoli calcio. Per il quale il candidato del centrodestra alla presidenza della Regione Campania avrebbe già perso la campagna elettorale. E non ha mai fatto nulla di buono.
Caldoro a De Laurentiis: hai fatto lo sborone
“Tu invadi il campo della politica tifando per De Luca. E proprio vero che chi si somiglia si piglia”, continua l’ex governatore della Campania. “Io sono il tifoso di sempre (a differenza di voi due), che ama Napoli e il Napoli. Tifo per i colori della mia città da bambino. E vorrei una squadra sempre più forte. So bene che si vince e si perde. Ma bisogna sempre giocare per vincere, non solo per partecipare”.
“Sono un tifoso del Napoli fin da bambino”
E ancora in un crescendo di accuse pesanti. “Tu sei un imprenditore, che guadagna tanti soldi sulla passione dei tifosi. Ti chiedo di investire di più sul territorio e non prendere risorse pubbliche e poi fare in cambio campagna elettorale. Il Napoli è una cosa seria. E Napoli nella sua storia non si è mai fatta comprare da nessuno. Ti saluto – conclude il messaggio su Facebook – ricordandoti ciò che da sportivo dovresti già sapere. La partita finisce quando arbitro fischia. Io ho già vinto il mio scudetto. Spero che un giorno ci riuscirai anche tu”.
Il tweet velenoso del presidente del Napoli calcio
Il post di De Laurentiis arriva dopo un’intervista in cui Caldoro, da tifoso, lo invitava a non “sostenere lo juventino De Luca. Piuttosto compri i giocatori”. Il numero uno azzurro non l’ha presa bene. “Caro Caldoro – scrive in un tweet – è con una certa tenerezza che leggo le tue recenti dichiarazioni. Dove mi hai chiesto di non aiutare lo juventino e comunista De Luca, di cui io sono amico dal 1994. Le tue sterzate non hanno senso per un candidato che ha già perso la battaglia elettorale”.