Roma, Salvini lancia l’offensiva. FdI: “Per il candidato a sindaco ci vorrà l’ok della Meloni”

1 Set 2020 18:56 - di Valeria Gelsi
candidato a sindaco

Nomi non se ne fanno, sebbene circolino diverse ipotesi più o meno fantasiose. Per il candidato a sindaco di Roma, però, i leader del centrodestra iniziano ad avanzare identikit, sebbene anche questo per ora vada letto più come possibilità che come indicazione. Certo è che l’argomento – rimandato a dopo le regionali e il referendum – comincia a farsi pressante, come dimostra l’accelerazione della Lega. La Capitale, infatti, si è svegliata tappezzata di manifesti col “faccione” di Matteo Salvini e slogan tematici come “Roma una città più sicura”; “Roma città dello sport”; “Roma una città più pulita”; “Roma una città più efficiente”.

La Lega: “Conta più il programma del nome”

Molti osservatori l’hanno letta come un’Opa, sostenendo che Salvini vorrebbe un “civico”. Da via Bellerio, però, smentiscono. E assicurano che il Carroccio punta solo alla  ”vittoria del centrodestra unito, con una personalità forte e credibile”, confermando che ”ancora non c’è un nome”. È stato Claudio Durigon, coordinatore romano della Lega, a spiegare poi che “la Lega vuole governare Roma con un nome che dia fin da subito azione al programma del centrodestra. Conta più il programma che il nome del sindaco”.

Gasparri: “A breve FI presenterà una proposta concreta”

Antonio Tajani in un’intervista al Tempo ha chiarito che come candidato a sindaco per il Campidoglio vedrebbe bene “un manager o un militare”, “modello Bertolaso”, mentre il coordinatore cittadino di Forza Italia Maurizio Gasparri ha annunciato che nei prossimi giorni presenterà una proposta concreta, avendo come faro il fatto che “tocca alla politica ridare una prospettiva alla città”. È chiaro a tutti, però, che la partita si gioca principalmente tra Fratelli d’Italia, che è il partito più radicato in città, e la Lega, che aspira alla sua definitiva consacrazione come forza nazionale.

“Il prescelto dovrà avere l’avallo di Meloni”

In questo contesto si esercitano anche i rimestatori che da mesi cercano di alimentare l’idea di una contrapposizione tra Salvini e Meloni, nella speranza che magari prima o poi uno dei due ci caschi. In realtà, benché ogni forza rivendichi legittimamente il proprio posto nello scacchiere, già emerge che il giochino è destinato a fallire anche su Roma. ”Nomi per il candidato a sindaco non ce ne sono ancora. Anche se è normale che ognuno di noi abbia le idee chiare. Anche Giorgia Meloni le ha. Sicuramente avrà in mente qualcuno. La cosa certa è che chiunque sarà il prescelto, non potrà non avere l’avallo di Giorgia”, ha spiegato la consigliera regionale di FdI, Chiara Colosimo, scherzando sul fatto che “noi sosteniamo in modo convinto che la ricandidatura della Raggi sia un’ottima notizia per i romani, perché di sicuro non avranno dubbi su chi votare e perché non la rivoteranno”.

Colosimo: “Niente nomi, ma FdI ha già un programma”

”Come abbiamo già detto – ha aggiunto Colosimo – per noi è fondamentale che la Capitale abbia poteri straordinari, così come in tutte le capitali del mondo accade”. Nomi? ”Ne parleremo dopo le regionali e dopo il referendum. Ora evidentemente siamo impegnati su altri fronti. Certo è che noi partiamo avvantaggiati rispetto a tutti gli altri, perché nel 2016, quando sostenemmo la candidatura di Giorgia, avevamo già stilato un programma ben fatto, strutturato. Si tratterà quindi solo di aggiungere i drammi che si sono succeduti in questi anni. Sappiamo che bisogna intervenire in primis sul trasporto pubblico, sulle politiche sociali e – ha concluso – ritornare a far giare il nostro turismo”.

Commenti

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  • Giuseppe Costantini 2 Settembre 2020

    È ora che la Meloni con tutto il suo partito faccia sentire il peso di un continuo consenso che ha superato i limiti mai raggiunti in tutto questo tempo.
    Giorgia ( scusate se la chiamo per nome) ha fatto un viaggio politico strepitoso ed è giusto che raccolga i frutti di proposte sensate non soloa soprattutto fatte di azioni favorevoli al popolo.
    D’altra parte le sue proposte hanno fatto sì che dal punto di vista politico abbia fatto un notevole salto nelle preferenze degli elettori.