“RicostruiAmo”: cresce il vantaggio di Acquaroli nelle Marche. E la svolta parte dai giovani (video)
Sono gli ultimi giorni di campagna elettorale e in Piazza Mazzini a Macerata, Francesco Acquaroli candidato presidente del centrodestra e Giorgia Meloni, leader di Fratelli d’Italia, hanno registrato un altro sold-out. Sul palco davanti a più di duemila persone, sono interventi – introdotti da Massimo Belvederesi, guida provinciale di Fdi Macerata- Sandro Parcaroli, candidato sindaco di Macerata sostenuto dal centrodestra, Fabio Roscani presidente di Gioventù Nazionale, movimento giovanile di Fratelli d’Italia, l’onorevole Emanuele Prisco prima delle conclusioni di Francesco Acquaroli e Giorgia Meloni. RicostruiAmo le Marche, questo è lo slogan che accompagna Acquaroli dall’inizio della sua campagna elettorale e da cui è partita la stesura del suo programma che tocca tutti i temi: Sanità, sviluppo infrastrutturale, sburocratizzazione della macchina amministrativa, rilancio economico e giovani generazioni.
È proprio sui giovani che Francesco Acquaroli si sofferma anche nell’intervento in Piazza a Macerata: «Abbiamo statistiche, fornite dal rettore dell’Università Politecnica delle Marche, che ci dicono che tra 10 anni avremo 100.000 marchigiani in meno, soprattutto giovani. Giovani che non trovano nella loro terra le risorse e il terreno per piantare le radici del loro futuro, ma senza i suoi giovani neanche le Marche avranno un futuro».
Acquaroli punta sui giovani e l’attacco arriva frontale alla sinistra che ha amministrato negli ultimi decenni la Regione Marche e che concentrata sul rafforzamento del proprio sistema di potere ha “dimenticato” di investire sulle nuove generazioni e quindi sul futuro. Il fenomeno dell’emigrazione giovanile, accanto all’invasione di immigrati clandestini va dunque a completare il disegno della sinistra globalista, realizzando di fatto una sostituzione etnica mirata ad attaccare la nostra identità, la nostra tradizione, la nostra cultura. La numerosa presenza di giovani in Piazza Mazzini dimostra che l’intuizione di Acquaroli, favorito nei sondaggi nella corsa alla Presidenza della Regione, è giusta. Acquaroli vuole governare le Marche e la sua ricetta per riuscirci è chiara: costruire il futuro con una visione e un nuovo progetto di sviluppo solidale e condiviso, orientato al buon governo, ispirati all’Agenda del 2030, investendo su infrastrutture, sulla rete di salute pubblica, sulla formazione e il lavoro per i giovani all’interno dei confini regionali. La Regione Marche dal 21 di Settembre potrebbe quindi avere l’occasione di tornare ad essere un modello economico e sociale per l’Italia e l’Europa intera. Per il centrosinistra, invece, contrastare gli argomenti e i cavalli di battaglia di Acquaroli per risalire nei sondaggi e non perdere la loro roccaforte rischia davvero di essere un compito arduo.
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