Per la Azzolina si mette male. Pd e Iv non ne possono più: «Imbarazzante, siamo a caro amico»
Traballa la poltrona della Azzolina. A “processarla” ora sono anche gli alleati di governo. Non solo i renziani, che hanno sempre manifestato una certa insofferenza nei suoi confronti. Ma anche i dem, che stanno uscendo allo scoperto. «La viceministra Ascani ammette che i ritardi nella consegna dei banchi sono un bel problema. E che ci sono stati degli errori anche nel reclutamento dei docenti. In pratica, le scuole stanno per riaprire ma ancora stiamo a caro amico». Lo afferma, in tono polemico, Stefano Pedica del Pd.
Il Pd: «Azzolina ha capito la gravità della situazione?»
«Che dire?», aggiunge. «Affermazioni di questo genere da parte di un esponente del governo sono a dir poco sconcertanti. Vuol dire che il governo, dopo mesi, non è ancora in grado di assicurare la riapertura delle scuole in sicurezza. Mi chiedo solo se Ascani e Azzolina abbiano capito la gravità di quel che sta accadendo. In certe situazioni non sarebbe più dignitoso rassegnare le dimissioni?».
«Parlare di meno e fare di più»
Non meno duro Davide Faraone, presidente dei senatori di Italia Viva. «Un consiglio che posso dare alla Azzolina? Parlare meno e fare di più. Nel senso che delle polemiche che si generano ogni volta che il ministro parla, ne faremmo volentieri a meno». Anche Matteo Renzi è quantomeno perplesso. «Dopo i primi giorni dalla ripresa della scuola cercheremo di capire come va. Con il Covid bisogna convivere ma le scuole vanno riaperte. Se la Azzolina è adeguata lo verificheremo, penso che parlare ora di totoministri non sia sensato. Bisogna concentrarsi sulla riapertura».
FdI: «Con la Azzolina c’è da avere paura»
Si moltiplicano le dichiarazioni dell’opposizione. «Con la ministra pentastellata c’è davvero da avere paura», afferma Daniela Santanchè (FdI). «Non è adeguata al ruolo che le è stato assegnato, fa casini su casini, ogni giorno cambia qualcosa. Lascia in totale confusione ragazzi, famiglie, dirigenti e operatori scolastici. L’ultima, ma solo in ordine di tempo, il caos della piattaforma Polis Istanze Online».
Commessi errori imbarazzanti
«Ad oggi», incalza, «gli errori sono a dir poco imbarazzanti. Candidati assenti, valutazioni di titoli sbagliate, difformità di punteggi, voti sul servizio errati. Vorremmo sapere quando potrà finalmente adottare provvedimenti adeguati onde evitare terribili Disservizi», conclude la Santanchè.
Saggio il consiglio di parlare di meno, visti anche gli spropositi che profferisce