Lo “sfogo” di Fitto contro Salvini: «Vecchio io? Solo un anno fa sono stato il più votato in Puglia»
Doveva accadere prima o poi. È accaduto “poi”, quando Michele Emiliano ha ribaltato i pronostici della sconfitta distaccando di otto punti Raffaele Fitto, il campione del centrodestra. E poiché la vittoria ha sempre molti padri mentre la sconfitta è sempre orfana, a Fitto non è andato giù che Salvini prendesse le distanze da lui, persino ad urne chiuse. «Da tre giorni in ogni dichiarazione parli di me. Mi verrebbe da dire “meglio mai che tardi”», esordisce su Fb l’eurodeputato pugliese, che bolla come «ingeneroso» l’attacco alla sua persona, «invece di fare un’analisi seria ed approfondita di quanto accaduto».
Fitto mai stato citato dai leghisti in campagna elettorale
La storia è nota: Fitto si è candidato alla guida della regione Puglia al termine di un impegnativo braccio di ferro tra lo stesso Salvini e Giorgia Meloni. L’ha spuntata la leader di FdI. Ciò nonostante, l’atteggiamento dei leghisti verso l’ex-governatore non è stato mai improntato a grande collaborazione. Il nome di Fitto raramente faceva capolino nelle manifestazioni della Lega. Salvini, invece, neppure lo citava. Tutte stranezze puntualmente riprese dalla stampa, strumentalizzate dagli avversari e incassate con stile dal candidato. Che ora, però, non ci sta a subire attacchi anche ad elezione conclusa. Anzi è lui a puntare il dito contro Salvini. Sottolineando che avrebbe vinto se la Carroccio «non avesse perso 16 punti percentuali». O se i «dirigenti leghisti non avessero per mesi indebolito la mia candidatura senza mai proporne una migliore».
«In ogni caso basta polemiche»
Ma quel che più brucia è l’accusa di essere “vecchio”. «Ma sei proprio convinto – chiede a Salvini – che il tuo gruppo dirigente pugliese rappresenti il nuovo?». Del resto, solo un anno fa, in occasione delle elezioni europee, l’esponente di FdI è risultato il più votato in Puglia. E anche alle Regionali ha preso 30mila voti in più rispetto alle sue liste. Ma Fitto, che ha scuola ed esperienza politica, sa che le polemiche intestine non portano a nulla. Perciò termina il suo sfogo con un «chiudiamola qui» rivolto al «caro Salvini» perché «c’è tanto da lavorare. In Puglia e nel Paese».