Le scuole richiudono subito: due giorni di sciopero nazionale contro la Azzolina il 24 e il 25 settembre

17 Set 2020 15:31 - di Leo Malaspina

In alcune regioni la scuola è ripartita, in altre no, si dovrà aspettare il 24 settembre, ma con un’altra incognita, che non riguarda il Covid ma gli scioperi. Ad indirli nelle giornate del 24 e 25 settembre i sindacati di cui il Ministero dell’Istruzione dà comunicazione confermando così la due giorni di stop delle lezioni. Una pessima accoglienza, per la già contestatissima ministra della Pubblica Istruzione Lucia Azzolina.

Il calendario dello sciopero nelle scuole

In una nota del ministero dell’Istruzione si legge che “le Associazioni sindacali Usb P-I Scuola, Unicobas Scuola e Università, Cobas Scuola Sardegna e Cub scuola Università e Ricerca hanno proclamato le seguenti azioni di sciopero:

-Usb P.I. – sciopero nazionale dell’intera giornata del 24 e 25 settembre di tutto il personale Dirigente, Docente, Ata ed Educativo della scuola, a tempo determinato e indeterminato, delle scuole in Italia e all’estero;

-Unicobas Scuola e Università – sciopero nazionale dell’intera giornata del 24 e 25 settembre di tutto il personale Docente ed Ata, a tempo determinato e indeterminato, delle Scuole, della Ricerca e delle Università in Italia e all’estero;

-Cobas Scuola Sardegna – sciopero nazionale dell’intera giornata del 24 e 25 settembre di tutto il personale Dirigente, Docente, Ata ed Educativo della scuola;

-Cub Scuola Università e Ricerca – sciopero nazionale dell’intera giornata del 25 settembre di tutto il personale Dirigente, Docente, Ata ed Educativo della scuola”.

La piattaforma della protesta

Tra le richieste dei sindacati si va dalle classi con al massimo 15 alunni a un piano serio e a lungo termine per mettere in sicurezza l’edilizia scolastica, dall’assunzione di 240mila insegnanti alla stabilizzazione di 150mila precari con tre anni di servizio attraverso un concorso, dall’aumento degli organici della Scuola dell’Infanzia alla stabilizzazione diretta degli specializzati di sostegno, dall’assunzione di almeno 50mila collaboratori scolastici all’incremento di 20mila fra assistenti amministrativi e assistenti tecnici. Le risorse, secondo i sindacati, sarebbero nel Ricovery Fund.

Il 26 settembre, poi, lo sciopero culminerà nella manifestazione nazionale del Comitato “Priorità alla scuola” alla quale hanno dato il loro sostegno anche i sindacati rappresentativi del comparto scuola, da Cobas a Flc Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola, Snals e Gilda.

 

 

 

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