L’allarme di Pregliasco: «Il Covid è come un iceberg e cresce. Aspettiamoci che riemerga»

7 Set 2020 12:20 - di Luciana Delli Colli
pregliasco covid

Un “iceberg” che sta tornando a crescere. E che si troverà nelle condizioni favorevoli per farlo, tra ripresa della scuola e arrivo dell’autunno. Il virologo Fabrizio Pregliasco non ha dubbi sul fatto che con la riapertura delle scuole “sicuramente ci sarà un rialzo del numero di casi” di positività al nuovo coronavirus. Anche perché la ripresa dell’anno scolastico “coincide con l’autunno” e quindi con il ritorno degli altri virus respiratori e dell’epidemia di influenza. Per questo, ha spiegato, sarà davvero molto importante vaccinarsi contro la normale influenza, superando anche le ostilità di negazionisti e no vax.

La rischiosa combinazione con l’influenza

Per il virologo dell’università degli Studi di Milano la probabilità di una seconda ondata di Covid-19 resta al momento “un aspetto teorico”. Ma certamente “l’influenza ci sarà”. E, ha avvertito, “potrebbe nascondere” le infezioni da Sars-CoV-2, facilitandone l’aumento. Un altro fattore di rischio sono, poi, le temperature. “Gli sbalzi termici – ha ricordato il virologo – favoriscono tutti i virus respiratori e anche il coronavirus”. Più in generale, ha poi osservato il direttore sanitario dell’Irccs Galeazzi di Milano, in questa fase “abbiamo una situazione di andamento endemico” di Covid-19 e “ci sarà un’ondulazione a mio avviso verso l’alto”. Anche perché, ha sottolineato, “la tendenza, seppur con numeri assoluti bassi, è ormai costante da settimane”.

Pregliasco sul Covid: “Aspettiamoci la ripresa”

“Dobbiamo aspettarci la ripresa di un iceberg“, ha quindi chiosato il medico, rassicurando sul fatto che “i bimbi più piccoli hanno una minore capacità di trasmissione” della Covid-19 “e questo ci fa ben sperare rispetto all’effetto complessivo dell’apertura” delle scuole, che sarà “uno stress test per tutto il sistema”. “Da parte nostra, come cittadini”, ha quindi ammonito Pregliasco, abbiamo il dovere di “non fare uno sgambetto a chi sta lavorando e ansimando per contenere i casi, anche grazie a test che speriamo ora siano sempre più disponibili”.

“Non fare lo sgambetto” a chi combatte il Covid

Un atteggiamento responsabile che si lega al tema delle vaccinazioni. Sebbene il vaccino anti Covid non sia ancora disponibile, infatti, mai come in questa stagione si rende necessaria una vaccinazione di massa contro l’influenza. “L’obbligatorietà della vaccinazione è dal punto di vista della sanità pubblica il sistema più efficiente per raggiungere grandi coperture”, ha ricordato Pregliascono, non nascondendo che è anche una strategia che “crea problemi”. “I no mask e i no vax continuano a imperversare in modo assurdo e tutto questo rende più difficile l’adesione a un obbligo”, ha concluso Pregliasco, ribadendo che per evitare l’effetto combinato influenza-Covid, sul vaccino antinfluenzale “quest’anno è davvero necessaria una raccomandazione forte“.

 

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