“Fontana assassino”. Sotto il Pirellone il solito striscione dei bravi ragazzi con la falce e il martello

8 Set 2020 16:21 - di Redazione

Fontana assassino“. Sono sempre loro. I quattro gatti del sedicente Carc, Comitato di appoggio alla resistenza per il comunismo, ad alimentare l’odio contro il governatore della Lombardia. Sotto al Pirellone, proprio nel giorno in cui nell’aula del Consiglio regionale si discute la mozione di sfiducia al presidente lombardo, è ricomparso il consueto striscione che i sinceri democratici sventolano da mesi. Ma anche un cartello con la scritta “Commissariamento popolare. Cacciamo dalla Regione i servi di Confindustria, costruiamo il nuovo potere delle masse popolari”.

“Fontana assassino”, rispunta lo striscione del Carc

“La mozione di sfiducia al presidente ha scosso solo la coscienza di quattro ‘bravi ragazzi’ dei Carc”, è il commento ironici dell’assessore  alla Sicurezza, Riccardo De Corato. “Quelli che – tanto per intenderci – girano sempre armati dello striscione ‘Fontana assassino’. E imbrattano i muri di Milano con scritte oltraggiose e vergognose”. Gli stessi – aggiunge l’esponente di Fratelli d’Italia – che organizzano consulenze legali online su come non pagare le multe prese durante il lockdown e che addirittura consigliano di bruciarle. “Oggi – conclude – davanti alla sede del Consiglio regionale c’erano soltanto loro. Tristemente ‘controllati’ dalle forze dell’ordine, cui va l’ennesimo nostro ringraziamento. Il grillino Fumagalli e il piddino Bussolati probabilmente hanno raggiunto il loro obiettivo. Trovare degni compagni di viaggio che assecondino le loro scempiaggini”.

Oggi la discussione della sfiducia al governatore

La mozione di sfiducia al governatore, presentata dalle opposizioni spalleggiate dalla campagna di fango dei media, critica la gestione dell’emergenza coronavirus da parte della giunta regionale. Per le minoranze l’amministrazione di centrodestra non sarebbe stata in grado di “tutelare la salute dei suoi cittadini”.

La contro-mozione del centrodestra

Al documento della minoranza ha risposto il centrodestra con una  contromossa che mette sotto accusa il governo e chiedere l’intervento del presidente Mattarella. Nella conto-mozione della maggioranza si sottolineano le responsabilità e gli errori di Palazzo Chigi. Molti dei quali venuti alla luce anche con la pubblicazione dei verbali del Cts.  Il testo cita i “mancati interventi da parte di questo governo a sostegno di Regione Lombardia. Nella fase più acuta della crisi sanitaria”. E chiama in causa il Colle. Con la richiesta di “prendere in considerazione ogni iniziativa finalizzata a valutare le responsabilità politiche dell’attuale Governo. E le gravi mancanze ad esso imputabili in relazione all’emergenza sanitaria ed economica da coronavirus”.

Beccalossi: indegna caccia alle streghe

Viviana Beccalossi parla di “una strumentalizzazione politica senza vergogna. Che continua nonostante ogni giorno emergano con chiarezza gli errori e le omissioni del governo. Non bastano le minacce di morte e la scorta assegnata al presidente Fontana”, dice il presidente del gruppo misto in consiglio regionale. “Pd e 5Stelle insistono con la loro caccia alle streghe”.

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