Di Maio torna nella sua Pomigliano per un comizio: ma la piazza è deserta. I social lo fanno a pezzi
Di Maio, un fantasma anche a casa sua: il suo comizio a Pomigliano è deserto. Nessun tutto esaurito per il ministro degli esteri grillino a Pomigliano D’Arco, sua città natale. La folla diserta l’appuntamento elettorale del Movimento 5 Stelle: dalle immagini che rimbalzano sul web la piazza appare vuota…
Di Maio, la piazza diserta il comizio nella “sua” Pomigliano
Luigi Di Maio, ministro degli Esteri, è in tour elettorale per il Movimento 5 Stelle. L’ex capo politico del Movimento torna a far sentire la sua voce per portare linfa alla campagna del Si sul referendum che prevede il taglio dei parlamentari, sua personale e ambitissima battaglia. Si sta muovendo in prima persona per capire, testare gli umori delle piazze che sono così sintomatiche del clima politico odierno. Ma è una campagna elettorale tutta particolare, quella a cui stiamo assistendo: c’è la desolazione all’arrivo nelle piazze. E così, nel momento in cui Di Maio si è presentato nella “sua” Pomigliano d’Arco, pensando di trovare fiumi di persone accalamanti, si è dovuto ricredere. Avrà forse pensato di aver sbagliato città… Ora, da Ministro degli Esteri, la Geografia spazia per lui forse un po’ troppo…
Lo specchio della fiducia elettorale nei 5 Stelle
Dai video che imperano sul sul web la piazza appare come la canzone di Mina: “Città vuota”. E se le piazze sono un termometro importante della politica, quella di Di Maio a Pomigliano, a casa sua, registra un segnale di desertificazione. Sagaci e pungenti, gli utenti si soffermano sulle immagini. E c’è chi si chiede:” «Chi cavolo è il ministro degli Esteri?». «La gente doveva stare pure sui tetti». Quanto è anomala l’accoglienza per un ministro in teoria così importante… E un altro utente sottolinea: «Manco i parenti e i compagni di liceo sono intervenuti». E ancora, c’è chi afferma: «Gli ultimi nove allora saranno da sistemare a spese nostre». Il povero Gigi è stato lasciato solo anche dai suoi seguaci più fedeli.
Il web massacra i grillini e il loro ministro
Non solo. C’è chi ironizza «… E che diamine. Un po’ di privacy almeno alla riunione di condominio». E chi sottolinea anche le abilissime qualità di comunicatore di Di Maio, che dal suo palco cerca di intrattenere quei pochi. «Un vero leader carismatico, un trascinatore di folle»!!! C’è poi chi nota che neanche dai balconi si affacciano più, anzi: chiudono bene. Qualcuno rimarca che più che un comizio, sembra che stia vendendo scope elettriche… O almeno ci provi. Ma dove sono finite quelle persone che lo osannavano nella sua città? Quella in cui tanti sono sostenuti dal Reddito di cittadinanza? Ci si sarebbe aspettati un plebiscito, e invece quella magia carica di promesse a 5 Stelle si sta trasformando forse nella realtà di chi sta vedendo veramente i vuoti a cui sta portando questa scellerata politica e non sono solo di piazza.
Un vuoto desolante: in piazza e non solo
Mancano i contenuti. Il vuoto desolante che ritroviamo nelle immagini dei comizi della Festa dell’Unità di questi giorni , si contrappone all’entusiasmo palpabile di altre piazze gremite: perché lo sappiamo, dove c’è voglia di cambiamento, la piazza si fa sentire. Le persone rispondono. Di Maio forse deve provare a fare qualche telefonata in più la prossima volta, perché neppure i suoi amati concittadini sembrano ricordarsi di lui.
Forse erano anche troppi gli spettatori per un “oratore”come Di Maio.
é un fallito,il reddito di cittadinanza non basta!
Di Maio, il tutto contrario di tutto, potremmo scrivere un trattato sulla sua patologia di contradditorietà alla nona potenza…mai visto nella storia politica e tantomeno sociale un elemento così anomalo…tutto da studiare. Chissà quali sorprese ci riserverebbe questo studio…..peccato che ci tocca oggi subire passivamente questa “anomalia”.
Il crepuscolo degli sfaccendati guidati dal guitto presuntuoso ed arrogante che pretendeva dominar le folle con quattro espressioni da turpiloquio….!
HA QUELLO CHE MERITA