Da Conte auguri al Cavaliere e strigliata all’Ingegnere: «Non si insulta chi è ricoverato»

5 Set 2020 13:37 - di Valerio Falerni
Conte

«Ho chiamato Berlusconi la sera in cui ho saputo la notizia del coronavirus. Ho disturbato durante la cena e gli ho presentato i migliori auspici di pronta guarigione: è stato uno scambio molto cortese». Nell’Italia avvelenata dalla pretesa della sinistra di detenere il monopolio dell’odio e quindi di decidere cos’è e cos’è male, fa notizia anche una telefonata di cortesia tra il presidente del Consiglio Conte ed un ex-premier. Soprattutto se questi si chiama Silvio Berlusconi. Dovrebbe essere scontato. Invece così non è, come dimostra l’inqualificabile dichiarazione di Carlo De Benedetti.

Conte intervistato alla festa del Fatto Quotidiano

Anche Conte lo ha bacchettato dal palco della festa de Il Fatto Quotidiano, durante l’intervista a Padellaro e Gomez. «Ha espresso delle critiche anche verso di me ed è lecito che lo faccia», ha ricordato. Per poi aggiungere: «Quando una persona è ricoverata ci si astiene da opinioni». Infine, la stilettata: «Il presidente del Consiglio in carica si astiene dall’esprimere dei giudizi sulle sue capacità imprenditoriali». Sotto l’aspetto più politico, gli auguri a Berlusconi e il felpato cazzotto al suo antico rivale fanno apparire Conte il più lucido dell’intera maggioranza.

Il premier ha capito che Berlusconi è ancora popolarissimo

O, almeno, il più lesto a rendersi conto che la grande popolarità di cui ancora gode Berlusconi può tornare a diventare consenso sonante. E proprio per effetto di questo impegnativo tornante che l’ex-premier è chiamato ad affrontare. Comunque sia, la telefonata di Conte diventa un gesto addirittura cavalleresco se confrontato con il livello di un dibattito politico spesso sconfinato ben oltre il recinto della decenza e della continenza verbale. Prova ne sia che la comune decisione di M5S e Pd di azzerarsi reciprocamene le querele prima di definire e di consolidare (si fa per dire) la loro alleanza. Un gesto cavalleresco che il vero Cavaliere, se ne può esser certi, non mancherà di apprezzare.

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *