Covid e influenza, Bassetti stanga i catastrofisti: «Basta con gli spauracchi, bisogna dire la verità»
«L’autunno è alle porte e lo spauracchio che l’influenza vada a sommarsi ai problemi del Covid è stato molto discusso». Ma andando a «verificare come a noi piace e come siamo soliti fare», emerge un elemento importante. E cioè che «alla luce dei dati dell’emisfero australe è difficile pensare ad un aumento di contagi misti Covid-19/influenza tanto paventata con grande enfasi da alcuni catastrofisti. Anzi è possibile (e speriamo ottimisticamente che sia così), che anche nel nostro emisfero calino drasticamente i casi». È l’analisi di Matteo Bassetti, direttore della Clinica di Malattie infettive dell’ospedale San Martino di Genova. «Arrivare a pensare solo lontanamente ad un lockdown è anacronistico. Valutiamo caso per caso. Poi non lo chiamerei così ma rinforzo delle misure di contenimento. La chiusura totale di marzo-aprile non avverrà mai più, oggi l’Italia non è in pericolo».
Bassetti: i numeri parlano chiaro
«L’Australia (ricordiamo che li in agosto è pieno inverno) e gli altri Paesi dell’emisfero australe», scrive su Facebook, «hanno appena concluso la stagione influenzale che quest’ anno è stata la più leggera mai registrata. I numeri hanno quasi dell’incredibile: da 61.000 casi nel 2019 a solo 107 nel 2020. E come mai? Gli esperti del settore evidenziano che le misure messe in campo per arginare la diffusione del nuovo coronavirus hanno di fatto cancellato la consueta epidemia di influenza».
Gli elementi che controllano i contagi
Una buona notizia, da cui, secondo Bassetti, si possono trarre diversi messaggi. Il controllo dei contagi è dovuto a vari fattori, dall’uso della mascherina ove non sia possibile il distanziamento al lavaggio frequente delle mani. E ancora, dall’evitare assembramenti al controllo della temperatura corporea nonché all’evitare di recarsi in qualsiasi comunità in caso di sintomi. Tutto ciò, dice l’immunologo, permette «di controllare la diffusione non solo del coronavirus, ma anche di tante malattie trasmissibili per via aerea». Malattie «purtroppo trascurate in questo periodo ma che mietono comunque molte vittime (prime di tutte l’influenza)».
Bassetti e la vaccinazione antinfluenzale
«La vaccinazione antinfluenzale è importante per tutti», spiega Bassetti, «ma soprattutto nelle categorie a rischio e nei pazienti fragili (in Australia hanno fatto un gran lavoro sulle vaccinazioni)». Dunque, «alla luce dei dati dell’emisfero australe è difficile pensare a un aumento di contagi misti Covid-19/influenza tanto paventata con grande enfasi da alcuni catastrofisti. Anzi è possibile (e speriamo ottimisticamente che sia così), che anche nel nostro emisfero calino drasticamente i casi».
L’Italia e i decessi
«Per chi non lo sapesse e abbia iniziato a interessarsi di infezioni solo negli ultimi mesi, ricordiamo che in Italia ogni anno muoiono oltre 10.000 persone come conseguenza dell’influenza. A prescindere dal Covid», conclude Bassetti.