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Covid, Bassetti smaschera Crisanti: «Stava con il M5S». E conferma: «Il virus è meno letale»

Cronaca - di Fabio Marinangeli - 11 Settembre 2020 - AGGIORNATO 11 Settembre 2020 alle 14:56

Bassetti contro Crisanti e a difesa di Zangrillo. Hanno suscitato scalpore le parole del medico personale di Silvio Berlusconi. L’elemento della carica virale del tampone naso-faringeo del leader di Forza Italia ha creato preoccupazione e anche una coda di polemiche. «Era talmente elevata che a marzo-aprile lo avrebbe ucciso». Interviene con forza Matteo Bassetti, direttore della clinica malattie infettive dell’ospedale San Martino di Genova. Ebbene, «rispetto a maggio, dove si era registrata una importante riduzione della carica virale, adesso con tanta circolazione del virus potrebbe esserci stato un rialzo. La sensazione però la danno i numeri, ed è evidente che oggi la letalità è molto diversa da quella di marzo-aprile».

Bassetti, Crisanti e la consapevolezza che hanno adesso gli italiani

Quindi se non è la carica virale, allora è evidente che ci sono altre situazioni che intervengono, «tra cui indubbiamente la nostra capacità di intercettare più rapidamente i pazienti e di curarli meglio». Fondamentalmente, aggiunge l’esperto, «quello che è cambiato non è soltanto una maggior bravura dei medici nel curare questa infezioni. È anche cambiata la consapevolezza dei cittadini di fronte alla malattia. Sono loro che riconoscono alcuni sintomi e chiedono il tampone. Altrimenti – dice ancora Bassetti – non saremmo mai arrivati a questa drastica riduzione della letalità. Oggi siamo intorno all’1%. A marzo-aprile eravamo intorno al 15%. Speriamo che questo si mantenga, i dati di questi giorni ci dicono che su 35mila contagiati, abbiamo 2mila ricoverati di cui 160 in terapia intensiva. Ovvero solo lo 0,4% di tutti i ricoverati è in condizioni serie».

La bordata: «Stava per candidarsi con il M5S»

E a Piazzapulita l’infettivologo replica duro. «Quando qualcuno mi dà del negazionista si guardi in casa propria. Io non vado a dire dove sono stati invitati gli altri colleghi, dove io non c’ero. Non li ho mai definiti terroristi o eversivi di sinistra». Arriva la bordata di Bassettu a Crisanti. Inquadrato di spalle, si sfoga incurante della telecamera che lo riprende. L’effetto è quasi quello di un fuorionda: «Crisanti… La scienza secondo Crisanti. Lì sì che c’è la politica, e tanta, creda a me. È stato il candidato del M5s al Senato di Verona fino a un minuto prima… Secondo lei la strategia giusta è quella di Crisanti? Sessanta milioni di tamponati in sei mesi? Buttiamo all’aria un Paese…», conclude.

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di Fabio Marinangeli - 11 Settembre 2020