Contrordine: il campionato non si sospende. La sottosegretaria Zampa si rimangia tutto: decide la Figc

30 Set 2020 14:00 - di Redazione

Non ci sono ragioni per sospendere il campionato“. Lo dice il sottosegretario alla Salute Sandra Zampa che in mattinata aveva invece ventilato uno stop alle partite  dopo i casi di Covid-19 nei calciatori e nello staff del Genoa. “Non ho mai pensato che debba essere sospeso il campionato – chiarisce Zampa – penso che quei giocatori non devono giocare. Le squadre possono recuperare le partite, possono decidere di far giocare eventuali riserve, il campionato può andare avanti”, aggiunge facendo l’esempio che “se un bimbo risulta positivo, non chiude tutta la scuola”.

Sul campionato decidono Figc e società sportive

“Nel corso della mia intervista a ‘Radio Capital’ ho detto che, in base al Protocollo sottoscritto dalla Figc (Federazione italiana gioco calcio), i giocatori positivi al Covid-19 non possono giocare fino a quando non risulteranno negativi al tampone. Questo non significa che la Serie A vada sospesa“. E aggiunge: “Saranno poi la Figc e le società calcistiche a decidere sui destini del massimo campionato: se facendo recuperare partite alle squadre che non potranno giocare o mettendo in campo eventuali riserve.

Pregliasco: sospendiamo per 14 giorni

Il virologo dell’Università degli Studi di Milano, Fabrizio Pregliasco propone una sospensione di 14 giorni, sfruttando e anticipando la settimana di ‘salto’ già pianificata per gli impegni della Nazionale. “Sarebbe utile – dice – per salvare il campionato di calcio”. Lo stop di 14 giorni permetterebbe una sorta di quarantena, in grado di interrompere il rischio di eventuali contagi. “Dobbiamo tener conto del fatto – dice Pregliasco – che ormai i contagi sono per lo più intrafamiliari, e che non possiamo far vivere” i giocatori “in una bolla. Si tratta in effetti di una soluzione che sarebbe efficace, ma che è impraticabile. La sospensione di 14 giorni è una mediazione che permetterebbe di salvare il campionato”, conclude il virologo.

Andreoni: test rapidi prima delle partite

Secondo Massimo Andreoni, direttore scientifico della Società italiana di malattie infettive e tropicali (Simit), l’unica possibilità per non interrompere il campionato è procedere con tamponi rapidi prima di ogni match. “In venti minuti abbiamo i risultati, mentre con il classico tampone molecolare occorrono 4 ore”. “Quanto è accaduto dimostra che il sistema di monitoraggio che viene attuato è efficace – ha ricordato Andreoni – e ha permesso di riconoscere ed individuare rapidamente i calciatori positivi. Ora però occorre la valutazione del numero dei casi totali legati a quanto accaduto, ma la decisione spetta alla Figc”.

Risultano intanto ancora positivi i 14 tesserati del Genoa dopo i test effettuati ieri. Si tratta di 10 giocatori e 4 tra staff medico e tecnico. I giocatori negativi agli ultimi test effettuati si sono presentati questa mattina al Centro Sportivo di Pegli, scaglionati, con le loro rispettive auto, senza mai scendere dai veicoli, per sottoporsi ai tamponi. I calciatori, una volta terminati i test, sono ripartiti verso le proprie abitazioni dove resteranno in isolamento fiduciario fino a nuove disposizioni della Asl.

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