Conte fa il furbetto: per salvare la Azzolina dice che sulla scuola va tutto bene. E viene sbeffeggiato
Scuola nel caos. La ministra Azzolina continua a navigare a vista ma per Giuseppe Conte va tutto bene. «Sulla riaperture delle scuole sono fiducioso. La maggior parte delle criticità è stata superata, i lavori procedono molto bene». Così il premier, al suo arrivo a Beirut, risponde alle domande dei cronisti sulla confusione che regna nel pianeta scuola. A solo sette giorni dall’avvio del nuovo anno scolastico. E per questo diventa bersaglio in politica e soprattutto sui social, travolto dagli sfottò e dalla rabbia.
Scuola nel caos, ma per Conte va tutto bene
Pur di salvare la credibilità della ministra dell’Istruzione, ormai ai minimi storici, Conte si arrampica sugli specchi. E descrive una realtà immaginaria. «Devo dire la verità, quest’anno c’è una particolare attenzione e tutti pretendiamo che funzioni tutto perbene. Regolarmente», dice. Si sente nel mirino e tenta di schivare la grande attenzione dei media sul principale scoglio del governo. «Non sempre è stato così negli anni passati. Anzi quasi mai – sorride il premier – ma è giusto che ci sia l’attenzione da parte di tutti. Abbiamo lavorato tantissimo perché quest’anno si possa garantire a tutti gli studenti un’attività scolastica in presenza e in piena sicurezza». Ma dove vive? I social lo fanno nero.
Riaperture a rischio, la Azzolina sotto processo
Mancano i banchi monoposto, mancano gli spazi per garantire il distanziamento, mancano i docenti con il 50 per cento delle cattedre ancora scoperte. Molte Regioni hanno già annunciato il rinvio dell’apertura. Non va meglio con le graduatorie online per le supplenze, con errori macroscopici e titoli inventati dovuti al sistema informatico. Sulla sicurezza, il distanziamento e le mascherine il caos è totale. La confusione nell’esposizione delle linee guida e lo scaricabarile sui presidi mettono a rischio l’avvio dell’anno scolastico. Insomma la ministra Azzolina continua a collezionare un flop dietro l’altro, assediata trasversalmente da ogni fronte.
Lega: il governo Conte non è degno di questo paese
A cominciare dalla Lega che è tornata a chiederne le dimissione, con Salvini che l’ha definita il peggior ministro della scuola del dopoguerra. Sulla testa della ministra pende una mozione di sfiducia. Il cui testo, redatto dalla Lega, sarebbe già oggetto di interlocuzione con Fratelli d’Italia e Forza Italia per decidere quando presentarla in Senato. “Un governo che ignora e massacra la scuola, non è un governo degno di questo Paese… Azzolina ha giocato per tre mesi con i banchi a rotelle”, incalza il leader leghista.
Fratelli d’Italia: si penalizzano le famiglie
“La situazione è tutt’altro che positiva. Complice il ritardo e l’inadeguatezza del governo Conte nell’individuare tempistica e modalità per far ripartire le scuole in presenza. Il tempo pieno non sarà possibile perché un quarto delle scuole non riesce a garantire il servizio. Si prevedono classi che resteranno in aula solo 3 o 4 ore. Alcune che si alterneranno su più turni fino al primo pomeriggio. Altre ancora che estenderanno le lezioni sui 6 giorni settimanali mandando tutti a casa a casa prima del pranzo”. Maria Teresa Bellucci di Fratelli d’Italia denuncia il ”caos totale” alla vigilia della riapertura scuole che penalizza le famiglie italiane.
“Raccontare agli italiani la possibilità di garantire il distanziamento sociale laddove l’edilizia scolastica è quella che è, vuol dire prendere in giro il Paese”. Così l’ex ministro Mariastella Gelmini. “Significa prendere in giro le famiglie. Il ministro Azzolina era perfettamente consapevole delle condizioni in cui versa l’edilizia scolastica in Italia. Immaginare il distanziamento senza utilizzare spazi alternativi non è praticabile. Non capisco perché il governo abbia perso del tempo prezioso non intervenendo in alcun modo”. Ma per Conte va tutto bene.