Calano i contagi, aumentano i ricoveri. Altro colpo alla credibilità di “Immuni”: si blocca

13 Set 2020 19:06 - di Robert Perdicchi

Sono 1458 i nuovi contagiati da Coronavirus registrati in Italia nelle ultime 24 ore, con un lieve calo rispetto ai 1501 di ieri. Il totale dei casi sale così a 287.753. Sono sette i morti che fanno salire il conteggio delle vittime a 35.610 da inizio emergenza. I dati sono stati diffusi dal Ministero della Salute e sono consultabili sul sito della Protezione Civile. In aumento le persone con coronavirus ricoverate in terapia intensiva: attualmente sono 187, 5 in più rispetto a ieri.

Covid, meno contagi ma meno tamponi

Sono 72.143 i tamponi fatti in Italia nelle ultime 24 ore (in calo rispetto ai 92.706 di ieri), 9.818.118 da inizio emergenza. 38.509 le persone attualmente positive, 1.006 più di ieri. Sono invece 213.634 le persone guarite da inizio emergenza, 443 da ieri.Anche oggi nessuna regione è risultata a zero contagi. In testa la Lombardia dove nelle ultime 24 ore si sono registrati 265 nuovi casi, a seguire Emilia Romagna e Lazio (entrambe con 143) e Veneto (142). Il tutto, alla vigilia dell’apertura delle scuole, altra possibile fonte di contagio.

Il “bug” della app Immuni

Già era incomprensibile a cosa fosse servita finora la App voluta dal governo, “Immuni”, per tracciare gli incroci tra positivi al coronavirus, su base volontaria. Ora però si scopre che non spesso non funziona nemmeno, anzi, ha un deficit tecnologico che di fatto ne annulla i potenziali, ma al momento impalpabili, benefici per la popolazione. Secondo un articolo di Repubblica, infatti, un “bug” di Immuni impedirebbe ad alcuni utenti di essere correttamente protetti da quest’app, che dovrebbe avvisare quando si è entrati in contatto con una persona contagiata dal coronavirus. “Una falla confermata dal dipartimento all’innovazione della presidenza del Consiglio, già al lavoro per correggere, in tempi stretti, la falla con un aggiornamento dell’app”, scrive RepubblicaIl bug, quando si verifica, blocca a tratti i controlli esposizione. Controlli che l’app dovrebbe fare una o più volte al giorno per verificare se c’è stato un contatto a rischio tra l’utente e una persona rilevata positiva…”.

Commenti

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  • Cervohold 14 Settembre 2020

    Il Dio informatico ha fallito ancora, salvo che nel procurare guadagni a chi l’ha creato e imposto. Questo svilupparsi di positivi al virus, rilervati dai tamponi, non sarà determinato proprio dall’immunità di gregge tanto vituperata, dopo sei mesi di circolazione tra la gente, moltissimi, venuti a contatto, hanno creato degli anticorpi, avendo un sistema immunitario molto forte o non debilitato da altre patologie. Quello che conta sono i malati gravi, gli accessi alle terapie intensive e i decessi che rimangono a livelli minimi lo 0,0001/2 su 60 milioni di interessati potenziali.