Zangrillo, vignetta sul Covid: «Sapete quanti morti ci sono stati per tumore?». Scoppia la polemica

23 Ago 2020 11:18 - di Milena Desanctis
Zangrillo

Alberto Zangrillo ha condiviso su Twitter una vignetta satirica firmata da Ghisberto.  E il web si scatena. Nella vignetta un uomo vestito di nero, circondato da pecore e con alle spalle gli altoparlanti, annuncia: «Ieri in Italia sono morte 4 persone per Covid. Terribile!». Di fronte a lui, un altro uomo in abiti normali gli risponde: «Ieri in Italia sono morte anche 638 persone per malattie cardiocircolatorie e 483 per tumore! Questo è davvero terribile».

I social contro Zangrillo

I social non hanno gradito e ben presto Zangrillo, primario di anestesia e rianimazione del San Raffaele di Milano, è stato travolto da una valanga di critiche che sono sfociate anche in pesanti insulti.

Scrive un utente: «Vorrei che mi spiegasse il suo paradosso. Lei mi sta suggerendo di disattendere i comportamenti di “distanziamento e profilassi”, di tornare alla mia ordinaria vita sociale e di preoccuparmi più dello stato del mio sistema cardiocircoltorio? È questo che mi sta dicendo?». E un altro replica: «Non ha mai detto di disattendere le regole di distanziamento e mascherina, solo che oggi non c’è l’emergenza como a marzo. Qualcuno lo deve dire».

Gli insulti

C’è poi chi passa direttamente alle offese: «Il bello dei social è che ci sarà sempre un cialtrone che la pensa esattamente come te ed in questo caso il cialtrone, spiace dirlo, ma è lei, dott. Zangrillo. Questi messaggi che tendono a confutare la pericolosità del virus, poi portano alle conseguenze già viste a Bergamo!». E un altro: «Accidenti, non sapevo che tumori e infarti fossero contagiosi, e si potessero paragonare a una pandemia. Grazie per averci illuminati: l’informazione corretta da parte di luminari come lei è importantissima. Bravo davvero». Ma c’è dà solidarietà a Zangrillo: «Caro Prof leggendo i commenti negativi al suo tweet mi rendo conto che il terrorismo mediatico ha obnubilato le menti… Amo la sua forza e coraggio».

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