Torna l’incubo coronavirus nelle Rsa: a Milano 22 positivi in un centro anziani. «Tutti casi lievi»

28 Ago 2020 13:09 - di Fortunata Cerri
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Il coronavirus torna nelle residenze per anziani. Alla Rsa Quarenghi, periferia Nord Ovest di Milano, sono risultati positivi al tampone 21 ospiti e un operatore sanitario. Lo riporta il quotidiano Il Giorno, spiegando che comunque solo uno dei contagiati presenta sintomi. Proprio a causa dei sintomi a questa persona è stato fatto il tampone. Risultato poi positivo. Immediatamente è stato eseguito a tutti gli utenti della struttura (oltre 120) e al personale. Ed è così che si è scoperto il focolaio. Dei 21 positivi la metà sono già stati ricoverati in ospedale in reparti Covid.  Gli altri dieci sono isolati in attesa di un posto. Mentre l’operatore è stato messo a riposo.

Coronavirus in Rsa

«La situazione – assicurano da Coopselios, che gestisce la struttura – è gestita e monitorata quotidianamente dal personale sanitario e socio-assistenzale dell’ente gestore nel rispetto delle procedure e dei protocolli in essere».

E poi ancora. «Nel rispetto delle procedure non è consentito l’accesso dei familiari in struttura. Tranne in casi eccezionali autorizzati dalla direzione sanitaria. Gli anziani mantengono un contatto costante con le famiglie tramite videochiamate o telefonate. I familiari sono stati informati delle condizioni di salute dei loro cari».

Parla il direttore sanitario dell’Ats di Milano

Sul caso ecco il parere di Vittorio Demicheli, direttore sanitario dell’Ats di Milano. Sentito da Adnkronos salute ha detto che se da un lato questa vicenda è una “spia d’allarme”. Perché è il primo focolaio nella metropoli meneghina post emergenza. Dall’altro evidenzia “un’anomalia positiva”. Nessuno degli anziani  «è in condizioni severe, molti sono asintomatici, e i casi sono stati scoperti con il tracciamento».

Nel caso di questa Rsa, ricostruisce Demicheli, «probabilmente c’era un operatore che potrebbe essersi contagiato. Magari in famiglia e ha portato il virus, involontariamente come detto molte volte. Poi un ospite è stato sottoposto a tampone ed è risultato positivo e sono scattati i test a raffica».

«Siamo a una ventina di casi positivi. E credo che il numero possa restare questo in definitiva perché credo che il tracciamento si sia ora concluso. Con un’anomalia positiva, tutta da interpretare, legata al fatto che sono casi tutti molto lievi».

Colpiscono, conclude l’esperto, «tanti asintomatici. Se si considera che siamo in una categoria – quella degli anziani ospiti di Rsa – fragile e in età molto avanzata». Proprio la fascia più flagellata nei mesi drammatici dell’emergenza Covid-19.

 

 

 

 

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