Scuola, un altro intoppo: i medici di famiglia devono fare i test agli operatori ma i kit mancano

24 Ago 2020 16:34 - di Fortunata Cerri
Medici di famiglia

Avvio “in salita” per il test agli operatori della scuola da parte dei medici di famiglia. Esami previsti da oggi e fino al 7 settembre. «Noi siamo pronti, ma ci sono delle difficoltà “di partenza” che non dipendono dai medici. Purtroppo in diverse regioni ci segnalano che i kit non sono ancora disponibili». Lo spiega all’Adnkronos Salute Domenico Crisarà, vice segretario della Federazione dei medici di medicina generale (Fimmg).

La denuncia dei medici di famiglia

Per Crisarà si tratta di un “intoppo” «comprensibile in questa situazione di emergenza. Useremo dunque questi primi giorni per prendere appuntamenti. Speriamo tutto si risolva nelle prossime ore». Crisarà invita, però, a migliorare la macchina organizzativa. «Come medici di famiglia Fimmg – aggiunge – abbiamo ritenuto doveroso dare il nostro apporto per la ripartenza della scuola in sicurezza e in presenza. Ma è importante anche poter contare su una organizzazione efficace. Ovviamente a partire dalla distribuzione dei test: molti colleghi hanno cominciato a chiederli alle strutture di riferimento venerdì senza trovarli. Sarebbe poi utile, nelle zone più disagiate, fare arrivare i kit direttamente ai medici».

«Troppa disorganizzazione»

Ora come ora, infatti, «siamo noi a dover ritirare il materiale, ma fare 120 km per il ritiro – come può accadere in alcune aree del Paese – si trasforma in uno spreco di tempo sottratto ai pazienti. Si potrebbe pensare di far arrivare i kit ai colleghi attraverso la Protezione civile o la Croce rossa». L’organizzazione delle Regioni, dice Crisarà, «non è stata proprio perfetta. Ci aspettavamo che almeno negli ultimi giorni della scorsa settimana i kit fossero pronti. E che stamattina si sarebbe potuto procedere rapidamente. Anche perché, non avendo il materiale, il medico ha difficoltà a sollecitare i pazienti. Senza i kit in mano anche dare gli appuntamenti, con tutta la buona volontà, è difficile».

 

 

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