Ragazzina stuprata da 30 uomini. E le donne d’Israele scendono in piazza per protesta

21 Ago 2020 15:29 - di Penelope Corrado

In Israele un atroce fatto di cronaca tiene banco da alcuni giorni. Una ragazzina di 16 anni è stata vittima di uno stupro di gruppo in un hotel di Eilat, località di villeggiatura sul Mar Rosso.

Il fatto di cronaca in Israele diventa una tema nazionale

L’adolescente ha presentato denuncia venerdì 14 agosto. La polizia israeliana ha aperto subito un’inchiesta. Un sospetto, un 27enne residente nel nord del Paese, è stato arrestato mercoledì. Un secondo, anche lui di 27 anni, di Hadera, è stato arrestato giovedì mattina.

Fermate due persone, si cerca il resto del branco

La teenager si trovata al Red Sea Hotel, ospite di alcuni amici, ed è andata in una delle camere per utilizzare il bagno. Lì sarebbe stata raggiunta dal branco di uomini che – come ha riferito il primo fermato – in 30 uomini avrebbero compiuto la brutale aggressione. Arrestato mercoledì, si sospetta che l’uomo abbia gonfiato i numeri per depistare le indagini della polizia ma – controllando le telecamere di sicurezza dell’hotel – risulta che nella stanza dove si è consumato l’abuso si sia recato un nutrito gruppo di uomini.

La notizia si è diffusa mercoledì sera, in concomitanza con l’arresto del primo sospettato, e sui social è stato fatto il nome della ragazzina. I servizi sociali, per tutelare la sua incolumità e «per evitare che possa essere minacciata dagli aggressori o loro famigliari» hanno disposto il trasferimento della 16enne in un luogo sicuro.

Intervengono premier e ministro della Difesa

La vicenda ha sconvolto Isreale. Migliaia di persone, che nella serata di giovedì 20 agosto si sono riunite in sedici località, inclusa Gerusalemme, per esprimere la loro solidarietà nei confronti della vittima.

Anche il premier Benyamin Netanyahu è intervenuto scrivendo sul suo profilo Twitter: “Un fatto scioccante, non ci sono altre parole. Non è solo un crimine contro la ragazza, ma un crimine contro l’umanità stessa, meritevole di ogni condanna. I responsabili devono essere consegnati alla giustizia”. Il ministro della Difesa Benny Gantz, invece, ha detto: “Che genere di uomo è quello che in coda con dozzine di altri attende di entrare in una stanza dove una giovane e disorientata ragazza giace?”.

 

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