Palamara insultato al ristorante. Un uomo si avvicina: «Vada a fare in c***». E filma la scena

24 Ago 2020 9:32 - di Giorgio Sigona
Palamara

Era seduto al ristorante, Luca Palamara, l’ex presidente dell’Anm, il pm delle vergognose chat contro Salvini. Un uomo si è avvicinato al suo tavolo e l’ha colto di sorpresa. Aveva uno smartphone tra le mani e faceva un video per “immortalare” il confronto verbale. Il pm inizialmente sembrava imbarazzato ma ha dato qualche risposta: «Io rispetto tutti», ha detto a bassa voce quando l’interlocutore ha detto di essere «di destra». Poi in un altro momento ha chiesto di non riprendere la scena. Ma dava l’idea di essere in difficoltà, alle corde.

Il “vaffa” indirizzato a Palamara

«Signor giudice», le prime parole dell’uomo che si è avvicinato a Palamara. «Vorrei esprimere in maniera formale e corretta il dissenso di tutti gli italiani che non sono piddini, pulciosi e comunisti per quello che avete fatto. Glielo posso esprimere, secondo me qua abbiamo fatto la frittata». Poi la conclusione: «Da parte di tutti noi, vada a fare in c**o».

La replica di Salvo Sottile

Il video è stato condiviso da Salvo Sottile che lo ha criticato in modo duro. «A tanti fenomeni bisognerebbe togliere la possibilità di postare video. Aggredire qualcuno così (anche se colpevole al terzo grado di giudizio), riprenderlo di nascosto e vomitargli addosso insulti è vomitevole. Il dramma è che il pirla che gira il video ci crede davvero».

Sul web si accende il confronto

La notizia si è diffusa in un batter d’occhio e molti l’hanno postata sui social e sui profili facebook, scatenando dibattiti di fuoco. Molti hanno detto che “l’uomo con lo smartphone” ha fatto bene a dirgliene quattro, altri invece hanno ribattuto che sembrava quasi un agguato e non era giusto sparare un vaffa sapendo che l’altro non poteva reagire essendo un personaggio a suo modo famoso. In tanti però non perdonano a Palamara il caso Salvini, che resta sempre una ferita aperta, con quelle intercettazioni “indigeste”. E c’è anche chi ricorda ironicamente come Palamara si difese citando Dante. “Considerate la vostra semenza: fatti non foste a viver come bruti ma per seguir virtute e canoscenza”.

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