Migranti, ora è emergenza anche in Salento: due sbarchi in 7 ore
Dopo quello della notte a Gallipoli, a bordo di un veliero, un altro sbarco si è verificato nelle ultime ore nel Salento, nella zona degli Alimini, in provincia di Lecce. Intorno alle 9 di questa mattina è stato rintracciato un natante spiaggiato, esattamente di fronte al Voi Resort Hotel. Sul posto, nella tarda mattinata, si è recato personale della Capitaneria di Porto di Otranto e durante il tragitto, all’altezza di Frassanito, ha rintracciato 6 siriani facenti parte di un unico nucleo familiare. Anche questa famiglia è stata trasportata nel centro di accoglienza Don Tonino Bello di Otranto. Nel caso del primo sbarco sono stati 84 i migranti sbarcati, nel secondo caso è difficile valutare.
Da dove arrivano i migranti sbarcati in Salento
Intorno alle due di notte un veliero era sbarcato a Gallipoli, in provincia di Lecce, con a bordo 84 migranti. Sul posto è intervenuta la Croce rossa per i soccorsi. Intercettata dalle motovedette della Guardia di Finanza l’imbarcazione si era incagliata negli scogli. I migranti sono tutti provenienti da Iran, Iraq, Somalia e Pakistan. Dopo il salvataggio sono stati visitati dai medici di frontiera e stanno tutti bene. Settanta di loro sono maschi adulti. Nel dettaglio sono 27 pakistani, 9 iracheni, 24 iraniani, 9 siriani, 6 somali e 2 egiziani. Tra di loro ci sono tre minori.
Dopo i test covid i migranti saranno ancora reperibili?
Tutti, tranne una donna che ha avuto un malore, alloggiano al centro di accoglienza Don Tonino Bello di Otranto (Lecce), dove sono stati avviati per loro i test Covid con il tampone. Prima di procedere con le operazioni di identificazione. La polizia ha anche arrestato in flagranza di reato i due scafisti. Si tratta di due persone di nazionalità turca.
Arrivano sulle coste leccesi e spariscono nel nulla
La rotta del Salento è diventata privilegiata per i migranti. Gli sbarchi sono evidentemente più facili e meno controllati. Arrivano a frotte, su piccole imbarcazioni e si disperdono lungo la costa. Una nuova emergenza che il governo non è in grado di fronteggiare.