Meloni: «Tutti capiranno come Conte ha ridotto l’Italia. E mi indagheranno per “troppi consensi”»
“Mi indagheranno per troppi consensi”. E’ il titolo di una lunga intervista di Giorgia Meloni a Libero. La leader di Fratelli d’Italia, vento in poppa nei sondaggi, fa il punto del boom del suo movimento. Che Pagnoncelli fotografa al 18 per cento. E si dice preoccupata dei processi politici che la sinistra usa per colpire gli avversari.
Meloni: la coerenza ci ha portato al 18 per cento
”Fdi ha sempre avuto un potenziale tra il 12 e il 15%. Che è poi quello della vecchia An. Ma finché eravamo piccoli, a rischio di non superare lo sbarramento, era difficile ottimizzare il consenso. Perché gli italiani non amano rischiare di buttare via il loro voto”. Oggi – spiega la Meloni – stanno rientrando a casa molti voti cosiddetti utili. E osserva un particolare non irrilevante. Volutamente trascurato. “La parte più significativa della crescita arriva dagli indecisi e dagli astenuti”. Segno evidente che la coerenza paga (“Il fatto di essere quasi gli unici a non aver mai votato la fiducia a Conte”). A nulla valgono i quotidiani tentativi della sinistra di spaccare il centrodestra. Che, invece, riesce sempre a trovare una linea comune.
“Ora i voti voglio prenderli nelle urne”
È il suo momento d’oro. La leader di FdI può godere di un ottimo 18%, anche se ancora “virtuale”. “Davvero non mi aspettavo di arrivare così in alto in un anno. Ma questi voti aspetto di prenderli davvero, andando a elezioni. Piuttosto che vederli solo attribuiti dagli istituti demoscopici”.
“Il processo a Salvini è un precedente drammatico”
L’ex ministro della Gioventù si dice preoccupata del via libera al processo a Salvini per la Open Arms. Una deriva pericolosa. ”E’ spaventoso, apre un precedente drammatico. Da adesso ogni ministro sa che può essere processato. Non per avere violato la legge ma per aver fatto cose contrarie a quello che vuole la sinistra. Nessuno è più al sicuro. Nessuno è più libero di eseguire il mandato dei cittadini. Perché non dimentichiamoci che Salvini era stato votato per fare quello che stava facendo”. Per un ministro di sinistra le cose cambiano. “Fino a qualche tempo fa anche io pensavo ‘male non fare, paura non avere. Oggi guardo i sondaggi al 18%. E mi dico ‘Giorgia, la prossima nel mirino sarai tu”. Chissà cosa si inventeranno…”.
“Se Fontana avesse la tessera del Pd…”
Stesso copione per il governatore Fontana. “Se avesse la tessera del Pd metà dei suoi problemi sarebbero già risolti. E’ indagato per aver fornito dei camici che la Regione non ha pagato. La Regione Lazio ha pagato dodici milioni di euro per mascherine mai consegnate. E Zingaretti è li giulivo a dar lezioni. Ma se fosse un magistrato, lei quale fatto riterrebbe più grave?”.
Meloni: “Il governo Conte non durerà”
La Meloni non risparmia parole durissime all’indirizzo del governo. Per la scandalosa richiesta di prolungare lo stato di emergenza. E i pieni poteri. “Conte lo ha fatto solo perché ha capito che l’emergenza perenne, anche solo nominale, lo aiuta a mantenere consenso. E per continuare a farsi gli affari suoi”. Ma il consenso è destinato a finire. “Durerà fintanto che l’Italia non riaprirà. E si potrà vedere in che stato il premier l’ha ridotta”.