Meloni: «Sbarchi fuori controllo. Gli scafisti si ingrassano e gli italiani fanno i sacrifici»
Il blocco navale «è l’unico modo per fermare le partenze, soprattutto dopo la sanatoria del ministro Bellanova. L’avevamo previsto: si sono moltiplicati gli sbarchi. Il messaggio al mondo è il seguente: venite in Italia, vi manteniamo, vi regolarizziamo, vi daremo la cittadinanza. In pratica l’unico settore sostenuto dal governo è la filiera degli scafisti». Lo dice, intervistata da La Verità, la leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni. In Europa, osserva la presidente di Fdi, la soluzione del blocco navale «troverebbe più favore rispetto all’alternativa, che è quella di redistribuire i migranti nei diversi Paesi. Tra l’altro», aggiunge Meloni, «proprio l’Europa ci sta chiedendo di procedere con i centri sorvegliati dove trattenere i clandestini per 18 mesi mentre si valuta la richiesta di protezione. E’ l’Europa a dirci che i migranti sono clandestini fino a prova contraria, chiaro?».
Gli scafisti ingrassano e gli italiani fanno la fame
Meloni parla anche dell’attacco giudiziario a Salvini. «Sento il peso della responsabilità. E in effetti ho sempre paura, magari che possano inventarsi qualche indagine contro di me. Quello che ho visto accadere a Salvini è la fine dello Stato di diritto. Con un salto di qualità. In Italia nessun ministro potrà fare qualcosa che non piace alla sinistra: anche se sono i cittadini a pretenderlo. In quale Paese, dopo la pubblicazione delle intercettazioni di Palamara, certi procedimenti sarebbero andati avanti? Anche dal Presidente della Repubblica mi aspettavo qualche parola in più».
Meloni a Zaia: “Non può dettare le regole a nessuno”
La leader di FdI commenta anche le frasi di Luca Zaia. Il governatore del Veneto pare non voglia accettare l’alleanza con FdI nella sua regione se prima non sottoscrivono il piano sull’autonomia. “Fin dai tempi della devolution abbiamo sempre accettato quel principio. Fratelli d’Italia ha una parola sola, e ho dato la mia disponibilità. Ma se inquadriamo la questione a livello nazionale, nei patti debbono essere presenti le battaglie di ogni partito. E quindi sul piano nazionale l’autonomia deve essere accompagnata anche da una battaglia simbolo di Fdi, come ad esempio il presidenzialismo, che per noi è fondamentale. Siamo un’alleanza alla pari, dunque ci si siede e si trova una sintesi. Non c’è qualcuno che detta le regole e qualcun altro che esegue”