Mauro Corona: «Resterò a Cartabianca a fare il pagliaccio in tv, quei 500 euro a puntata servono»

13 Ago 2020 16:09 - di Mia Fenice
Mauro Corona

«Quella che comincia l’8 settembre sarà la mia ultima stagione in video». Mauro Corona  si prepara all’ultima apparizione in televisione. «Ho firmato un contratto, 500 euro a puntata, devo rispettarlo per necessità familiari. So che Repubblica rispetterà il mio terribile segreto. Ma l’istinto mi dice che ormai sono già visto e che non posso più fare la foglia di fico stesa sopra il vuoto. Appena libero, tornerò a riempire la mia fontana, rimasta secca». È quanto dice al quotidiano diretto da Maurizio Molinari alla soglia dei suoi 70 anni.

Mauro Corona: «Siamo tutti schiavi della notorietà»

Corona che è ospite fisso di Cartabianca, il programma di Rai 3 condotto da Bianca Berlinguer, non nasconde la sua amarezza. «La prima domanda oggi la faccio io: se non fossi finito a fare il pagliaccio in tivù, Repubblica sarebbe qui a intervistarmi? La risposta è no. Il problema, nella vita privata e in quella pubblica, è questo. Tutti siamo schiavi della notorietà perché il resto non ha più un valore riconosciuto. Soldi e successo sono proporzionali alla fama e da questa droga non si salva nessuno».

«Non ero nessuno»

Poi spiega: «Prima sentivo un vuoto. Ci sono voluti anni per capire che quel vuoto era il bisogno di essere riconosciuto, ammirato, persino invidiato e fermato per strada. Lo ammetto: ho voluto diventare famoso per cattiveria e in parte per vendetta». E ancora: «Sono nato e vivo in un piccolo paese di montagna. Per quasi trent’anni non ho parlato con mia madre e con mio padre. Ho perso un fratello che non aveva 18 anni. Non ero nessuno, nemmeno quando mi sono sposato e ho contribuito a generare quattro figli. Da bracconiere, ho cercato l’unico sentiero per uccidere la mia preda. Essere invisibile e non lasciare traccia».

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *