Molti italiani non indossano più le mascherine: «Ha ragione Tarro, col caldo fanno male»
Molti italiani danno ragione a Tarro sull’uso delle mascherine. Come emerge dall’indagine Coldiretti/Ixè: più di un italiano su quattro (27%) non le indossa più. O lo fa raramente senza curarsi del pericolo di contagio e senza rispettare le misure di sicurezza imposte dalla pandemia. L’indagine è in riferimento alla possibile proroga anche dopo il 15 agosto dell’ obbligo di indossare la mascherina nei luoghi chiusi previsto dal Dpcm.
Mascherine, ecco in quanti la usano
Si evidenzia una tendenza ad abbandonare alcune delle “buone pratiche”. Pratiche che durante il lockdown e nelle primissime settimane successive erano adottate dalla pressoché totalità del Paese. Dall’utilizzo delle protezioni per il viso al distanziamento di almeno un metro. Dal divieto di assembramenti al rispetto di norme igieniche fondamentali a partire da lavaggio delle mani.
Se una cospicua fetta di cittadini è diventata “allergica” alle mascherine, c’è comunque un 32% di italiani che dichiara di usarla spesso. Mentre, continua Coldiretti, un 44% la indossa addirittura sempre soprattutto in vacanza. Un dato che evidenzia un’attenzione maggiore da parte di chi è in viaggio rispetto a quanto accade normalmente nelle città.
Lo testimonia anche il fatto che il 35% dei vacanzieri trascorre l’estate evitando il più possibile contatti con altre persone. E restando da soli o con la propria famiglia, secondo l’indagine Codiretti-Ixè. A questi si aggiunge un altro 59% – dice la Coldiretti – che andrà in vacanza con gli amici più stretti e fidati. Mentre solo un 8% di “temerari” non rinuncia alle vacanze di gruppo, cercando anche di fare nuove conoscenze.
Vacanze in Italia
Nell’estate del coronavirus l’Italia quest’anno è di gran lunga la destinazione preferita. Che – continua la Coldiretti – è scelta come meta dal 93% rispetto all’86% dello scorso anno. Ma l’emergenza sanitaria ha portato i 34 milioni di italiani in viaggio per vacanze quest’estate a ricalibrare le scelte di alloggio rispetto agli anni scorsi. Con un crollo di chi sceglie alberghi a favore di chi utilizza case, di proprietà o meno, per assicurarsi anche in vacanza le stesse condizioni di sicurezza delle mura domestiche. Incoraggiante – continua la Coldiretti – la situazione per gli agriturismi. Spesso situati in zone isolate in strutture familiari con un numero contenuto di posti letto e a tavola e con ampi spazi all’aperto sono forse i luoghi più sicuri per le ferie estive. Perché è più facile garantire il rispetto delle misure di precauzione per difendersi dal contagio.