Le contraddizioni della Appendino: multe a chi fuma nei parchi. Ma vuole legalizzare la droga
A Torino tempi duri per i fumatori. La sindaca Chiara Appendino ha firmato il divieto di fumo in giardini, parchi e altre aree verdi con giochi per i bambini e negli spazi attrezzati per lo sport. La delibera, approvata oggi dalla Giunta comunale, dovrà ora avere il via libera del Consiglio e prevede per i trasgressori multe da 50 a 300 euro.
Sindaca a due facce: Droga sì, tabacco no
Una scelta salutista, che fa a pugni con l’impegno pubblico della sindaca grillina per la legalizzazione della cannabis. Insomma, il messaggio appare perlomeno contradditorio il tabacco fa mal. La droga no.
In particolare, nel testo dell’atto, proposto dall’assessore all’Ambiente Alberto Unia, si evidenzia che spesso nelle aree gioco sono presenti adulti fumatori, genitori, nonni o altri accompagnatori dei bimbi. Lo stop alle sigarette è stato dunque deciso “al fine di tutelare la salute dei più giovani, oltre che per trasmettere messaggi corretti e favorire la socialità”. Inoltre, si precisa nel documento, “vietando in quegli spazi pubblici il consumo di sigarette si evita che vengano gettati a terra mozziconi vicino ai giochi e che questi possano finire nelle mani dei più piccoli”.
«Vogliamo che le nostre bambine e i nostri bambini possano giocare, divertirsi e crescere in spazi salubri. Protetti da rischi reali legati al fumo passivo ma anche da rischi culturali che possano incentivare in futuro abitudini scorrete, come quella del fumo di sigaretta». Così, su Facebook, la sindaca Chiara Appendino a proposito della delibera, approvata oggi dalla Giunta, che istituisce il divieto di fumo nelle aree gioco. Appendino ricorda che secondo i dati dell’Oms “si stima che il fumo passivo causi ogni anno 603 mila morti, di cui il 28% bambini, e la perdita di 10,9 milioni di anni di vita in buona salute, di cui ben il 61% di bambini. È noto inoltre – aggiunge – che i bambini con genitori fumatori hanno maggiore probabilità di diventare fumatori a loro volta».
Appendino ha firmato per legalizzare la droga
La Appendino non scrive nulla, invece, sui rischi delle tossicodipendenze. Dei consumatori di cannabis e di altre droghe “cosiddette” leggere. La iper salutista sindaca di Torino è la stessa che ha firmato la legge di iniziativa popolare “Legalizziamo!” per la cannabis legale, promossa da Radicali Italiani e Associazione Luca Coscioni con il sostegno delle più importanti organizzazioni antiproibizioniste italiane. Tabacco no, hashish e marijuana sì. Sono le scombiccherate politiche pentastellate.