Feltri contro Conte: «Il foggiano è un inetto ma basta vacanze: gli italiani si rimettano al lavoro»
E’ durissimo, Vittorio Feltri, nel suo editoriale di inizio settimana su “Libero“. Il giornalista (non più iscritto all’Ordine) ne ha per tutti: governo, vacanzieri impenitenti, gente che vive di sussidi, chiunque si lamenti e non reagisca alla crisi del Covid, come invece -osserva compiaciuto – sta facendo la Lombardia.
Feltri contro i vacanzieri settembrini
“Ieri il Tg1 in un servizio ha reso noto che le vacanze quest’ anno proseguiranno a settembre e anche a ottobre. Ignoro in base a quali elementi la Rai abbia fatto una simile previsione che, se si rivelasse fondata, sarebbe una tragedia per l’ Italia, la quale è rimasta bloccata per oltre quattro mesi a causa del Covid, intanto non ha prodotto e parecchia gente ha dovuto cessare di lavorare con grave pregiudizio per lo sviluppo economico… I conti del Paese e dei cittadini precipitano nel buio pesto e il popolo se ne frega, estendendo il tradizionale riposo estivo e danneggiando in tal modo se stesso e la Nazione. Il dramma che ne deriva è preoccupante…”
Le critiche al governo Conte
Per il giornalista milanese, il governo non sta facendo quanto dovrebbe per provare a rilanciare l’economia. Anzi, secondo l’editorialista di “Libero” lo Stato si sta indebitando in misura insopportabile. “Il Movimento Cinquestelle si sta impegnando per dissipare gli aiuti (non regali) della Unione Europea, creando i presupposti di un inglorioso fallimento. La scuola è nel caos e si intravede già un disastro nell’intero settore”.
Il monito, però, è in primis agli italiani: “Non si comprende perché i nostri connazionali non debbano rimboccarsi le maniche e rimettersi a sgobbare come Dio comanda”. Anche perché – spiega – il governo segue la strada dell’assistenzialismo, “avanti di questo passo i contribuenti saranno obbligati a versare tasse gigantesche per saldare il debito mostruoso che abbiamo contratto onde finanziare le velleità di un esecutivo capace di tutto e buono a nulla”.
L’orgoglio della ripresa in atto in Lombardia
La nota finale di Feltri è dedicata alla Lombardia, “per mesi oggetto di critiche pesanti”. “E’ la prima ad aver rialzato la testa. E piaccia o no, ancora una volta farà da traino all’ intero baraccone guidato dal foggiano inetto e dalla sua banda di parvenu”.