Covid, le nuove regole: dallo sport alle discoteche e ai centri termali, cosa si può fare e cosa è vietato
Le nuove regole disposte dal Dpcm che proroga fino al 7 settembre 2020 le misure per contrastare e contenere il coronavirus. Restano come misure essenziali di prevenzione l’uso delle mascherine, il distanziamento di almeno un metro e il lavaggio delle mani, così come il divieto di assembramento. Confermato il divieto di ingresso nel Paese per chi proviene da Armenia, Bahrein, Bangladesh, Brasile, Bosnia Erzegovina, Cile, Kuwait, Macedonia del Nord, Moldova, Oman, Panama, Perù, Repubblica Dominicana.
Le nuove regole: sport e presenza del pubblico
Tra le novità più attese in ambito sportivo vi è quella che prevede, a partire dal primo settembre, «la partecipazione del pubblico a singoli eventi sportivi di minore entità». Non bisogna superare il numero massimo di 1000 spettatori per gli stadi all’aperto e di 200 spettatori per gli impianti sportivi al chiuso. La presenza di pubblico è comunque consentita «esclusivamente nei settori degli impianti sportivi nei quali sia possibile assicurare la prenotazione e assegnazione preventiva del posto a sedere». Non solo. Occorrono adeguati volumi e ricambi d’aria. Va rispettato il distanziamento interpersonale, sia frontalmente che lateralmente, di almeno 1 metro. Obbligo di misurazione della temperatura all’accesso e utilizzo della mascherina a protezione delle vie respiratorie.
Dagli stadi al calcetto
Secondo le nuove regole, le competizioni sportive di interesse nazionale, come ad esempio le partite del calcio di vertice, restano a porte chiuse. Lo svolgimento degli sport di contatto, come ad esempio il calcetto, è ora consentito nelle Regioni e Province Autonome che abbiano preventivamente accertato la compatibilità delle attività con l’andamento della situazione epidemiologica nei rispettivi territori. E che individuino i protocolli o le linee guida idonei a prevenire o ridurre il rischio di contagio nel settore di riferimento o in settori analoghi.
Sale da ballo e discoteche
Restano sospese le attività che abbiano luogo in sale da ballo e discoteche e locali assimilati, all’aperto o al chiuso. A decorrere dal 1° settembre 2020 sono consentite le manifestazione fieristiche e i congressi, previa adozione di protocolli validati dal Comitato tecnico-scientifico. Le misure organizzative vanno adeguate alle dimensioni e alle caratteristiche dei luoghi. Devono essere tali da garantire ai frequentatori la possibilità di rispettare la distanza interpersonale di almeno un metro.
Centri benessere e saune, le nuove regole
Le attività di centri benessere, di centri termali, di centri culturali e di centri sociali sono consentite.Ma a condizione che le Regioni abbiano preventivamente accertato la compatibilità dello svolgimento delle attività con l’andamento della situazione epidemiologica nei propri territori. Secondo le linee guida si deve «prevedere il contingentamento degli accessi nei locali per mantenere il distanziamento interpersonale di almeno 2 metri in tutti gli ambienti chiusi». Fanno eccezione gli appartenenti allo stesso nucleo familiare, conviventi, persone che occupano la stessa camera o che in base alle disposizioni vigenti non siano soggetti al distanziamento interpersonale.
Si deve invece inibire l’accesso ad ambienti altamente caldo-umidi (es. bagno turco). Potrà essere consentito l’accesso a tali strutture solo mediante prenotazione con uso esclusivo. A condizione, però, che sia garantita aerazione, pulizia e disinfezione prima di ogni ulteriore utilizzo. È invece consentito l’utilizzo della sauna con caldo a secco e temperatura regolata in modo da essere sempre compresa tra 80 e 90 °C. Dovrà essere previsto un accesso alla sauna con una numerosità proporzionata alla superficie, assicurando il distanziamento interpersonale di almeno un metro. La sauna dovrà essere sottoposta a ricambio d’aria naturale prima di ogni turno evitando il ricircolo dell’aria. Inoltre dovrà essere soggetta a pulizia e disinfezione prima di ogni turno. Per i clienti, uso della mascherina obbligatorio nelle zone interne di attesa.
Via libera alle crociere
Le nuove regole danno il via libera anche alle crociere. Il comandante, prima della partenza della nave, deve presentare all’autorità marittima una specifica dichiarazione. Va scritta l’avvenuta predisposizione di tutte le misure necessarie al rispetto delle linee guida; i successivi porti di scalo e il porto di fine crociera, con le relative date di arrivo/partenza. Inoltre, la nazionalità e la provenienza dei passeggeri imbarcati.