Covid, il Lazio è la nuova Lombardia: boom di contagi ma nessuno critica Zingaretti

22 Ago 2020 15:53 - di Penelope Corrado

Oggi nel Lazio si registrano 215 casi. Un triste primato di positivi. «Mai così tanti», ammette l’assessore alla Sanità della Regione Lazio Alessio D’Amato. Eppure, per lo straordinario meccanismo di tutela mediatica che riguarda gli amministratori di sinistra, nessuno critica la Giunta Zingaretti.

L’appello di D’Amato alla responsabilità

L’assessore D’Amato precisa che sono «legati prevalente ai casi con link dalla Sardegna 45% (97 casi). Sono in prevalenza giovani e asintomatici. In questa fase il tema non sono né le ospedalizzazioni, né le terapie intensive che sono assolutamente sotto controllo e non danno alcuna preoccupazione, ma bloccare tempestivamente le catene di trasmissione rintracciando gli asintomatici ed evitare che venga diffuso il virus in ambito familiare».

Dietro gli slogan una politica lassissta

D’Amato ha quindi rivolto «un appello ai giovani, fate attenzione soprattutto ai vostri familiari e alle persone piu’ care e se siete in attesa dell’esito del referto e’ opportuno rimanere isolati e non avere frequentazioni. Non sentitevi invincibili perche’ il virus e’ subdolo e puo’ creare seri problemi a voi e i vostri cari».

FdI: “Vergognoso che la giunta Zingaretti accusi la Sardegna”

Una gestione della emergenza coronavirus perlomeno approssimativa. E suona un po’ patetica la difesa della giunta Zingaretti di indicare come fonte di contagio la Sardegna. «Mentre i deputati del Pd Mura e Frailis, si sperticano per difendere il segretario Zingaretti e il ministro Boccia, colpevoli di aver negato la possibilità di controlli preventivi – richiesta a maggio – per le partenze verso la Sardegna, ecco l’assessore regionale del Lazio del Pd che fa una proposta analoga etichettando la Sardegna come zona di contagio. Veramente vergognosi». È quanto dichiara il deputato di Fdi, Salvatore Deidda. “Il ministro Boccia – continuo a ribadirlo – dovrebbe chiedere scusa e dimettersi, dichiarando se anche la richiesta avanzata dall’assessore regionale del Lazio è incostituzionale, mentre i deputati sardi dovrebbero quantomeno fare un mea culpa. La Sardegna non è terra di contagio. Ora, il governo predisponga controlli preventivi per tutti e non solo per chi parte della Sardegna, come avevamo già precedentemente richiesto”, conclude Deidda.

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