Violenza al campo rom della Magliana: una donna accoltellata e ferita gravemente alla gola

3 Lug 2020 16:03 - di Milena Desanctis
campo rom

Accoltellata alla gola all’interno del campo rom di via Candoni alla Magliana a Roma. La donna ora è ricoverata in gravi condizioni. L’aggressione è avvenuta ieri sera, verso le 22. La vittima è una donna bosniaca di 40 anni. Come ricostruisce il Messaggero sarebbe stata avvicinata per essere rapinata. Poi lo sconosciuto l’ha accoltellata alla gola ferendole parzialmente la trachea. Sono accorsi al campo la polizia ed un’ambulanza del 118. La nomade era stesa a terra e respirava a fatica. Poi è stata trasportata d’urgenza al San Camillo dove è stata operata.

La ricostruzione

Il marito della donna, come si legge sempre sul Messaggero, ha ricostruito la vicenda alla polizia. «È stato uno sconosciuto che ha agito per rapinargli le collane e gli anelli». Non è strano che i fatti si siano svolti realmente così. E che l’aggressore abiti nel campo e sia lui stesso un nomade. sia anche lui nomade e abiti negli stessi moduli abitativi della vittima. Più volte, nel campo alla Magliana, sono capitati risse e ferimenti anche a colpi di pistola fra le varie etnie che lo popolano.

Salvini al campo rom

Proprio qualche ora prima in zona era arrivato Matteo Salvini che aveva visitato il depositato dell’Atac confinante col campo rom. «Questo non è il primo, né sarà l’ultimo campo rom che visito, sperando di chiuderli tutti con il lucchetto». Per il leader della Lega a Roma «va fatto quello che hanno fatto i sindaci della Lega in altre città. Garantire i diritti a chi li ha, chiedendo il rispetto delle regole, verificando ad esempio se i bambini vanno a scuola». Il leader della Lega ha poi ribadito che «il censimento dei capi rom resta un obiettivo. Non è possibile che ci siano dei lavoratori costretti a una convivenza complicata e preoccupante con dei vicini di casa un po’ turbolenti” risolvere questa situazione «sarà uno dei compiti del prossimo sindaco».«L’obiettivo è arrivare pacificamente allo sgombero, perché lavorare in queste condizioni per un autista non è possibile».

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