Roma ha paura, lo stop ai voli da Dacca non ferma i bengalesi: a Fiumicino ne sbarcano altri 5 col Covid

9 Lug 2020 12:35 - di Greta Paolucci
A Roma Fiumicino altri 5 bengalesi col Covid foto Ansa

Roma ora ha paura, lo stop ai voli da Dacca non ferma i bengalesi: altri 5 positivi al Covid sbarcano a Fiumicino. Il volo della Qatar Airways, con 125 passeggeri a bordo, già ieri all’arrivo intorno alle 17 ha creato non pochi problemi sanitari e diplomatici. E infatti, come riporta oggi il sito dell’Adnkronos tra gli altri: «Sono risultati positivi al tampone» per la diagnosi di Covid-19 «5 passeggeri dei 97 autorizzati ieri a sbarcare a Fiumicino dal volo della Qatar Airways. I passeggeri sono stati tutti sottoposti a tampone e sono in isolamento».

Roma, ancora bengalesi positivi al Covid: sbarcati altri 5 a Fiumicino

Non solo. L’Unità di crisi della Regione Lazio, pur ribadendo in teoria che «l’Italia questa volta non transige», di fatto poi lascia che accada quanto denunciato ieri da una coppia di connazionali emigrata da qualche anno in Australia, e riportato dal sito di Quotidiano.Net«I passeggeri bengalesi non sono stati fatti sbarcare dall’aereo della Qatar Arways. Rimasti a bordo per oltre tre ore, sono ripartiti direzione Doha dopo le 17.  Secondo fonti aeroportuali», però, «i controlli dei tamponi al Terminal 5 sui restanti passeggeri, di altre nazionalità continuano, lontano dagli altri terminal. Andranno quindi in quarantena, come prevede la procedura per chi arriva dall’estero».

La falla nello stop ai voli dal Bangladesh

«Fra loro anche alcuni italiani, turisti ma anche persone che vivono abitualmente all’estero. “Quando abbiamo saputo, una volta atterrati, che a bordo con noi c’erano più di 120 persone di nazionalità bengalese che sarebbero state respinte, non sono mancati alcuni momenti di tensione», ha raccontato quindi una coppia di connazionali che vive in Australia. Dunque, lo stop di una settimana ai voli dal Bangladesh, imposto dal ministero della Salute in accordo con la Farnesina, non basta per frenare gli arrivi da Dacca. I voli decollano e atterrano ininterrottamente da Dacca per Roma. E a lanciare l’allarme l’Unità di Crisi Covid della Regione Lazio. Infatti, come riferisce sempre il quotidiano sopra citato: «Questi secondo la disposizione non dovrebbero sbarcare a Fiumicino». Per questo, «Enac emetta una indicazione chiara alle linee aeree affinché non imbarchino, per il tempo stabilito dalla massima autorità sanitaria del Paese, questi passeggeri: è l’appello dell’Unità di crisi».

L’ambasciatore bengalese a Roma: «Non ci saranno problemi»

Ma sarà davvero così. I dubbi sono ancora tanti. Troppi. Nonostante le rassicurazioni a riguardo arrivino in queste ore anche dall’ambasciatore del Bangladesh a Roma Abdus Sohban Sikder. Il quale, in un’intervista al Messaggero, dichiara: «Non ci saranno problemi: stiamo lavorando con le autorità italiane per rintracciare i bengalesi sbarcati in Italia da inizio giugno». Anzi, di più: secondo il diplomatico «la situazione dei suoi concittadini positivi al coronavirus è sotto controllo. Ai membri della comunità bengalese a Roma –aggiunge – abbiamo sempre chiesto di seguire le indicazioni del Governo italiano». Pertanto, conclude l’ambasciatore, «chi non segue le regole, prima finirà contagiato, e poi ne pagherà le conseguenze».

Via vai inarrestabile: complici i falsi certificati di negatività venduti in Bangladesh

Una chiosa, quella istituzionale però, che non contempla alcun commento, alla notizia dei falsi certificati di negatività venduti in Bangladesh per consentire alle persone di viaggiare in aereo anche se in stato febbrile. «Abbiamo dato indicazioni precise ai nostri concittadini – continua l’ambasciatore – perché si sottopongano ai test. Sappiamo che ci sono delle persone infette e altre che potrebbero esserlo, ma si trovano già negli ospedali o negli hotel dove sono sottoposti alla quarantena. Credo che i voli non resteranno chiusi a lungo: al momento, conferma, sono sospesi solamente per una settimana. Credo che già dal 17 luglio i voli potrebbero ripartire con regolarità».

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