Rifiuti a Roma, Rocca Cencia fa esplodere l’emergenza. FdI: «La Raggi deve andarsene»

14 Lug 2020 10:09 - di Alberto Mariani
Rocca Cencia

La gestione del ciclo dei rifiuti della Capitale non sembra trovare pace. Dopo la chiusura definitiva del Tmb Salario avvenuta nel settembre 2019, arriva, su richiesta della Procura, la chiusura parziale dell’impianto di Rocca Cencia. Il provvedimento è stato ritenuto necessario, dopo ripetute proroghe, perché non sono state rispettate le normative sulla stabilizzazione dei rifiuti.

Rocca Cencia chiude, l’emergenza rifiuti è ai massimi livelli

Al momento sono sei le persone indagate: si tratta di manager ed ex manager della municipalizzata dei rifiuti, accusati di violazione di norme del codice dell’ambiente.Una chiusura che porterà inevitabili disagi che si andranno a sommare a quelli già presenti in città da settimane. Con strade e marciapiedi ricoperti dall’immondizia, il caldo torrido rischia di trasformare in incubo le “vacanze romane” dei tanti residenti che quest’anno, a causa del Covid, volenti o nolenti non partiranno.

La posizione dell’azienda

La sensazione è che solo un parziale svuotamento della città, con la conseguente diminuzione dei rifiuti prodotti, potrà alleviare questa situazione per la quale attualmente non sembrano esserci vere soluzioni. Nonostante le criticità, da parte di Ama trapela un timido ottimismo. L’azienda fa sapere che il decreto di sequestro preventivo di Rocca Cencia riguarda «esclusivamente il bacino di stabilizzazione aerobica, per il quale vengono disposti interventi di adeguamento tecnico». Il che vuole dire che l’impianto continuerà a funzionare.

Lollobrigida: «I romani meritano di meglio, via la Raggi»

Sulla vicenda è intervenuto il Capogruppo alla Camera di Fratelli d’Italia, Francesco Lollobrigida, individuando i responsabili di questa situazione. «Il risultato della gestione del ciclo dei rifiuti a Roma è sotto gli occhi di tutti. Il continuo rimpallo di responsabilità e competenze tra Comune e Regione, come nella vicenda campi rom, non ha portato a nulla di buono. Il degrado in cui sta sprofondando la città è l’emblema di come è stata amministrata in questi 4 anni dal sindaco Raggi e dal Movimento Cinquestelle. I romani meritano di meglio, prima supereremo questa disastrosa parentesi grillina, meglio sarà per tutti».

Rachele Mussolini: «Non hanno ascoltato e il risultato è questo»

Dello stesso avviso Rachele Mussolini, consigliere capitolino della lista civica “Con Giorgia”. «Ormai non sono più stupita da questa situazione. L’ho personalmente denunciata più volte nella Commissione Trasparenza del Campidoglio. Non sono mai stata ascoltata, così come molti altri suggerimenti in merito provenienti dai gruppi di opposizione. La responsabilità della scelta dei dirigenti e del controllo del lavoro svolto da Ama è esclusivamente in carico alla Giunta Raggi. Quello che raccogliamo oggi, è il frutto dell’incapacità e della miopia gestionale dell’Amministrazione pentastellata. Una situazione che diventa grottesca alla luce dell’ultimo sonetto dedicato al Sindaco dove si dice che amministri bene. La realtà è che tra le partecipate di Roma Capitale non ce n’è una che goda di buona salute, la questione di Ama poi la viviamo sulla nostra pelle e sul nostro naso soprattutto in questo periodo estivo».

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