Reddito di cittadinanza, scandalo infinito: assegno a un 41enne con auto di lusso e pompa nella villa

16 Lug 2020 18:05 - di Fabio Marinangeli
reddito di cittadinanza

Un altro scandalo, l’ennesimo, sul reddito di cittadinanza. Ed emerge sempre di più la certezza che il “beneficio” fortemente voluto dai Cinquestelle, sia stato fatto in fretta e furia, per motivi essenzialmente elettorali. Senza predisporre, quindi, un’adeguata rete di controlli.

Il “povero” con il reddito di cittadinanza

La polizia di Catania ha denunciato un uomo “povero” di 41 anni col reddito di cittadinanza. Aveva addirittura una pompa di benzina nella sua villa e un’auto di lusso. Il 41enne aveva sistemato un distributore illegale nel cortile della propria villa di contrada Vaccarizzo, alle porte di Catania, con tanto di serbatoio professionale. C’era il contalitri e la “pistola” per il rifornimento.

La polizia ha sequestrato l’impianto

Gli agenti l’hanno denunciato al commissariato di Librino. La polizia ha anche sequestrato l’impianto. L’uomo deve rispondere alle accuse di gestione illegale di rifiuti speciali, omessa Scia, maltrattamento di animali e abuso edilizio. Nella sua casa i poliziotti hanno scoperto una struttura abusiva in cemento nella quale era rinchiuso un cane, senza acqua né cibo e in pessime condizioni igieniche.

Cumulo di rifiuti speciali pericolosi

La polizia ha scoperto anche cumuli di rifiuti speciali pericolosi. Il 41enne ha sostenuto di appartenere a un nucleo familiare percettore del reddito di cittadinanza e, pur dichiarandosi disoccupato, aveva nella sua disponibilità un’auto di lusso, intestata a un congiunto titolare di una società di trasporti alimentari.

Arrestato per usura, percepiva il reddito di cittadinanza

Un altro caso a Lorenzana, nella campagna pisana. Un sessantenne è stato arrestato per usura ed estorsione. Secondo l’accusa prestava soldi applicando interessi da usura fino al 65% all’anno, e sarebbe legato alla camorra. Nel suo passato c’è anche una condanna per tentato omicidio.

Preso in flagranza di reato

L’arresto è scattato in flagranza di reato quando un imprenditore di Livorno gli ha consegnato, vicino a casa, 3mila euro in contanti. Era una “rata” per 12mila euro  avuti in prestito nel 2017. Particolare curioso: il giorno stesso del blitz all’uomo era stato accreditato il primo mensile del reddito di cittadinanza.

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