Pozzallo, 11 immigrati positivi tra gli sbarcati. L’ira di Musumeci: “Il governo gioca con il fuoco”

14 Lug 2020 11:24 - di Monica Pucci

Hanno toccato terra questa mattina, a Pozzallo, positivi al coronavirus. Sono 11 i migranti che hanno fatto registrare una positività al virus del Covid dopo il test del tampone condotto dal personale sanitario dell’Asp di Ragusa. E sono sbarcati lo stesso, come già accaduto nei giorni scorsi con altri immigrati in Calabria. In questo caso i positivi rientrano nel gruppo di oltre 60 asiatici approdato ieri a Pozzallo, nel Ragusano. Gli immigrati risultati positivi, tutti asintomatici, sono stati già isolati presso una struttura individuata dalla prefettura di Ragusa. I medici e i sanitari dell’Asp hanno dapprima eseguito i test sierologici sull’intero gruppo individuando 19 soggetti positivi, sui quali si è poi proceduto con il tampone che ha confermato la positività per 11 di loro.

Immigrati positivi al coronavirus, l’ira di Musemeci

“Gli undici positivi tra i 66 sbarcati ieri a Pozzallo sono di nazionalità pakistana. Ovviamente la Regione dopo
avere effettuato su tutti i migranti il test sierologico, ha testato con il tampone i casi di positività rilevata dalla presenza di anticorpi. Continua ad emergere un quadro sconfortante nel quale si erge il silenzio del ministero dell’Interno. Ciò mi impone di adottare in giornata una ordinanza”. A dirlo è il governatore siciliano, Nello Musumeci, che aggiunge: “Inutile dire che se a largo di Pozzallo fosse stata individuata una nave per la quarantena, come invano richiediamo da settimane, queste persone non sarebbero mai sbarcate fino alla conclamata negatività. Stanno giocando con il fuoco!”.

Commenti

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  • Sergio Martiri 15 Luglio 2020

    Bla, bla, bla lo sapete benissimo che “dietro a questi finti salvataggi ci sono le navi madri che stanno a largo per evitare di essere individuate e che tutto è ampiamente organizzato e predefinito”. Non solo il governo è responsabile di questo ma anche Regioni e comuni che “lucrano sui migranti”.