Parma, fanno sesso in piazza. Sorpresi, si scagliano contro gli agenti e li prendono a calci

12 Lug 2020 9:19 - di Gianluca Corrente
Parma

Due equipaggi della polizia della Questura di Parma hanno fatto irruzione nel piazzale della Pilotta. Una telefonata al 113 aveva avvertito che c’erano due persone che facevano sesso in pubblico. Gli agenti sono immediatamente arrivati sul posto e hanno accertato quel che stava accadendo. Tra l’altro, era una zona di passaggio, dove passeggiano molti minorenni. Alla vista dei poliziotti, la coppia – due italiani, 46anni lui e 35 lei – si sarebbero mostrati, spiega la Questura, «insofferenti al controllo».

Parma, la donna si è scagliata contro gli agenti

In particolare, la donna avrebbe reagito all’invito di fornire le proprie generalità scagliandosi contro gli agenti, sferrando loro calci e pugni. Una volta bloccata, la 35enne avrebbe quindi richiamato l’attenzione del compagno, invitandolo ad aiutarla per farla scappare. A questo punto, l’uomo si è fatto avanti. Ha iniziato a insultare e minacciare gli agenti.

Il tentativo di fuga

Poi, una volta raggiunti i poliziotti, li avrebbe spintonati per far perdere loro l’equilibrio, così da favorire la fuga della compagna.  Riusciti ad allontanarlo, gli agenti, non senza difficoltà, hanno fatto salire la donna sull’auto di servizio dove, una volta all’interno, ha preso a sferrare calci contro il vetro.

Bloccato il 46enne

A questo punto, l’attenzione della polizia si è rivolta verso il 46enne che, nel tentativo di scappare, avrebbe colpito con calci e pugni gli operatori. Richiesto l’intervento di un secondo equipaggio, i poliziotti di Parma sono infine riusciti a bloccarlo, facendolo salire a bordo dell’auto di servizio.

Condotti nella questura di Parma 

Condotti in questura, i due sono stati arrestati per il reato di resistenza a pubblico ufficiale e denunciati in stato di libertà per atti osceni in luogo pubblico. Il 46enne è stato anche denunciato per i reati di oltraggio. Il pm di turno ha disposto gli arresti domiciliari per la donna e il trattenimento nelle camere di sicurezza della Questura di Parma per l’uomo. Questo, in attesa del rito direttissimo, a conclusione del quale per la coppia è stato disposto l’obbligo di firma presso la Questura come misura cautelare in attesa del processo.

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