Lo scivolone dei grillini: presentano la sfiducia a Musumeci. Poi si scusano: «Non volevamo…»

23 Lug 2020 9:24 - di Roberto Mariotti
Musumeci

«Quattro deputati del M5S mi hanno chiesto scusa per la mozione di sfiducia presentata. Tre uomini e una donna. Ma ovviamente non farò mai i loro nomi». A dirlo – a margine della seduta Ars – è il governatore Nello Musumeci. Parole dure, che smascherano la strategia ipocrita dei vertici grillini. A presentare la sfiducia, infatti, sono stati i deputati del M5S. Ma quattro di loro non erano d’accordo. Alla fine la mozione ha avuto 36 no su 60. Una bocciatura in piena regola per i pentastellati.

Musumeci: quei quattro esponenti dei Cinquestelle…

«La mozione di sfiducia rientra nel diritto dei parlamentari», aveva detto poco prima Musumeci in aula. «Ma molti dei temi sollevati erano già stati chiariti dal sottoscritto nel dibattito di appena pochi giorni fa. Oltretutto questa mozione, evidentemente, non ha convinto neppure tutti i deputati che l’hanno presentata. Tanto è vero che alla vigilia del voto quattro deputati del Movimento 5 Stelle mi hanno rappresentato il loro imbarazzo. Mi hanno detto che non sarebbero voluti arrivare alla presentazione della mozione, ma l’avrebbero ugualmente votata».

L’inaccettabile veto sulla nomina dell’assessore Samonà

«Una delle accuse che mi viene mossa e che non ha precedenti all’Ars è il veto sulla nomina di un assessore. Una cosa molto pericolosa sul piano del confronto democratico perché il capogruppo del M5S ha voluto giustificare la mia “colpa” di nominare Alberto Samonà che appartiene alla Lega che schernisce il popolo siciliano», ha aggiunto Musumeci.

Musumeci: «I grillini non possono parlare della Lega»

«Il M5S è l’unico partito che non può parlare della Lega, che non è il mio partito. Perché ha governato con Salvini», ha incalzato. «Non accetto veti da nessuno. Di fronte alla nomina si sono levate proteste e alcune minacce di morte. Non avete speso una sola parola per le minacce di morte».

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