Livorno, bambina morsa da un pipistrello: spavento per un possibile contagio della rabbia
Tanto spavento ma per fortuna nessuna conseguenza per la bambina svedese di sette anni e mezzo morsa da un pipistrello a Livorno e ricoverata prontamente in ospedale.
Il Centro antiveleni del Policlinico Riuniti di Foggia è stato attivato per la gestione e trattamento antidotico in emergenza dal pronto soccorso degli Ospedali Riuniti di Livorno, antidoto che è stato poi somministrato alla bambina. Il Centro antiveleno di Foggia è risultata l’unica struttura dedicata su territorio nazionale ad avere al momento la disponibilità immediata dell’antidoto anti-rabbico.
La piccola, che era di passaggio in Toscana con la famiglia, è stata poi dimessa dall’ospedale, dopo essere stata tenuta per una notte in osservazione nel repatro di pediatria.
”Questo caso evidenzia l’importanza dell’attività svolta dal Centro Antiveleni di Puglia, struttura indispensabile nella gestione e fornitura in urgenza a livello nazionale e regionale degli antidoti di difficile reperimento”, ha dichiarato il direttore generale del Policlinico Riuniti di Foggia Vitangelo Dattoli.
Pipistrelli pericolosi per gli uomini?
In generale i pipistrelli non costituiscono un pericolo per la salute pubblica ma come vari altri mammiferi, possono trasmettere all’uomo la “rabbia” e, per quanto il rischio di contrarre tale malattia sia remoto, è opportuno affrontare l’argomento, anche per evitare il diffondersi di opinioni sbagliate e insensati allarmismi.
La “rabbia” è una zoonosi, ossia una malattia trasmissibile all’uomo da altre specie animali. Se non viene trattata repentinamente è letale per l’uomo. Alla base della patologia vi è un virus (Lyssavirus) del quale sono note diverse varianti, alcune rilevate in popolazioni di chirotteri europei.
Di recente, un gatto affetto dal Lyssavirus era morto dopo aver morso la padrona.