In Toscana sono ossessionati: «Mettiamo la parola “antifascismo” nello statuto dell’assemblea»

16 Lug 2020 17:49 - di Stefania Campitelli
antifascismo toscana

Il fantasma del fascismo aleggia sulla rossa Toscana. Il presidente dell’assemblea toscana, Eugenio Giani, evidentemente ossessionato dal ritorno del Ventennio,  ha annunciato una proposta di legge perché la parola antifascismo venga introdotta nello Statuto. Un monito, “un invito a non arretrare sui valori fondanti”. Proprio così. Per Giani la priorità dell’Italia in ginocchio dal covid e nella morsa della crisi economica è quella di rimpolpare la verve antifascista. Contro la deriva populista, neanche a dirlo.

Giani: la parola antifascismo nello statuto

E’ lui stesso a dare la notizia durante la cerimonia per la celebrazione dei cinquant’anni dalla nascita della Regione. Per l’occasione il sindaco del Comune di Stazzema, Maurizio Verona, ha fatto un omaggio a Giani. Una copia della lettera autografa che il primo presidente della Regione,  Lagorio, scrisse in occasione della sua visita a Sant’Anna di Stazzema. Luogo del massacro nazista dell’agosto del 1944.

Giani ha ricambiato donando la statuetta del ‘festina lente’. Una tartaruga con vela, che fu emblema della flotta del Granducato di Toscana. Che ”con la tartaruga rappresenta la lentezza. E quindi la prudenza. E con la vela l’azione dell’andare avanti senza arretrare”. Da qui il riferimento ai valori dell’antifascismo. “Non si può arretrare”, ha sottolineato Giani, “di fronte alla necessità di riaffermare, una volta di più, i valori della memoria. Del ricordo e dell’antifascismo. Di cui Sant’Anna di Stazzema è il luogo simbolo della Toscana”. Un impegno solenne che, appunto, il presidente del Consiglio regionale intende formalizzare anche all’interno dello Statuto. ”In questo senso – ha detto Giani – ho presentato una proposta di legge statutaria. Affinché la parola antifascismo, con il carico di significato politico, culturale e civile che essa rappresenta, sia presente dentro al nostro Statuto”.

Verona non è stato da meno. E ha voluto ricordare la continuità della tradizione antifascista della Toscana. “La Regione, dal suo primo presidente e fino ad oggi, è sempre stata vicina ai valori della memoria e dell’antifascismo. E mi auguro che lo sarà anche in futuro”. Il dono parla chiaro. Il sindaco Verona ha voluto anche ricordare che due anni fa, in occasione del 70esimo anniversario della Costituzione italiana, il Comune di Stazzema ha istituito l’anagrafe antifascista. Che, ad oggi, conta quasi 50mila aderenti.

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