Il premio Strega va al solito scrittore di sinistra che dichiara di odiare Salvini e la Meloni
Come sono lontani i tempi in cui perfino uno scrittore di destra, come Antonio Pennacchi, riusciva a trionfare al Premio Strega con un romanzo su Mussolini. Tutto è tornato nella normalità, in ambito letterario. Vinci solo se sei allineato e politicamente corretto.
Dal pugnetto di Scurati a oggi…
L’anno scorso era stato Antonio Scurati, col suo romanzo su Mussolini, a vincere e ad esutare col pugnetto chiuso, tanto per mettere chiarezza su come la pensava e per respingere la critiche di chi aveva considerato non abbastanza feroci le sue descrizioni del fascismo. Stavolta, senza alcuna sorpresa, la sinistra intellettuale ha premiato per la seconda volta un vero e proprio militante, Sandro Veronesi, che ha nel curriculum interviste contro Salvini e Meloni, pubbliche manifestazioni di antifascismo, un fratello regista egualmente impegnato sul fronte politico, nonché le carezze degli intellettuali di sinistra che scrivono sui giornali. E’ lui, Veronesi, il vincitore del Premio Strega 2020, giunto alla LXXIV edizione.
Sandro Veronesi ha nel curriculum politico perfino minacce rivolte ai senatori leghisti: “Gli avrei fatto saltare i denti…”, disse una volta, contestando le posizioni del Carroccio sull’immigrazione. Ma il vincitore dello Strega non ha lesinato simpatici epiteti anche a Giorgia Meloni, accusata perfino di diffondere fake news.
Veronesi batte un altro scrittore di sinistra
Lo scrittore ha conquistato 200 voti dei 605 votanti con il romanzo “Il colibrì” (La Nave di Teseo). La proclamazione è stata annunciata proprio dal presidente della giuria, Antonio Scurati, vincitore dell’edizione 2019 al termine dello scrutinio che si è tenuto ieri sera al Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia a Roma.
Ha conquistato il secondo posto della sestina Gianrico Carofiglio con “La misura del tempo” (Einaudi) con 132 voti. Anche qui parliamo di uno scrittore di ultrasinistra, che spesso vediamo pontificare di politica in tv e che ha nel curriculum dei simpatici insulti agli elettori di centrodestra, definiti “manipolo di gente sudata…”.
A proposito: sapete chi è arrivata al terzo posto? Valeria Parrella con “Almarina£ (Einaudi), con 86 voti. Qualche anno fa tifava per la sinistra greca di Tsipras, of course. “Presenta un progetto ed è a capo di Syriza, che in 10 anni è passata dal 3 per cento ad essere nei sondaggi il primo partito al 30. Arrestando, tra l’altro, l’avanzata dell’estrema destra la quale nei periodi di forte crisi economica e istituzionale trova storicamente terreno fertile….”. Era il 2014, non fu esattamente una formidabile intuizione politica, ma tant’è…