Fca sotto inchiesta per frode: perquisizioni anche a Mirafiori e al Lingotto

22 Lug 2020 15:37 - di Giovanni Pasero

È una indagine per “sospette frodi” che sta portando a “ispezioni, coordinate da EuroJust, in dieci immobili commerciali nel Baden-Württemberg e in Assia, nonché in Piemonte (in Italia) e nel Canton Turgovia (in Svizzera)”. Lo conferma un comunicato della Procura di Francoforte sul Meno. Le indagini coinvolgono il gruppo Fca, sospettato di avere installato su una serie di dispositivi in grado di truccare i parametri di emissione.

Al centro dell’indagine i motori diesel

Al centro dell’indagine – si sottolinea – i motori diesel della cosiddetta “Family B”. E cioè 1.3l Multijet, 1.6l Multijet e 2.0l Multijet) omologati Euro 5 ed Euro 6. Motori utilizzati in modelli Alfa Romeo, Fiat e Jeep e propulsori “Light Duty / Heavy Duty” (110 Multijet F1AE3481G, 115 Multijet 250A1000, 150 Multijet F1AE3481D e 180 Multijet F1CE3481E), utilizzati in modelli Fiat e Iveco. “Laddove i veicoli testati soddisfano i valori limite consentiti per gli ossidi di azoto, il defeat device dovrebbe in grande misura disattivare la pulizia dei gas di scarico durante il funzionamento reale”. I veicoli dotati di tale dispositivo “non possono essere omologati nel mercato comune”. Motivo per cui – osserva la Procura – i clienti devono sottostare al divieto di utilizzarli o disattivare tale dispositivo. Ad essere interessati dall’indagine sono, solo in Germania, oltre 200.000 veicoli, tra cui anche un gran numero di camper. “La durata delle ispezioni non è attualmente prevedibile” conclude la procura tedesca.

Perquisizione a Torino nelle tre sedi Fca

Sono tre e tutte a Torino le sedi del Gruppo Fca perquisite questa mattina dalla Gdf per ordine della procura di Torino. A quanto si apprende, si tratterebbe di Mirafiori, Lingotto e Centro Ricerche di Orbassano. Non risultano indagati. L’ipotesi investigativa è verificare se il software che gestisce i controlli sulle emissioni sia in grado di distinguere se un veicolo viene testato in fase di omologazione quando i valori delle emissioni sono sotto soglia rispetto a quando il motore viaggia in condizioni reali di guida. La procura di Torino già nel 2017 aveva aperto un fascicolo sul dieselgate e la richiesta della Germania. A Berlino, infatti, si sta indagando per analoga ipotesi sul mercato tedesco.

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