Di Battista cita Almirante (a vanvera) per dare addosso a Salvini sul caso Lombardia

25 Lug 2020 13:55 - di Adele Sirocchi
Di Battista

Pare sia una moda estiva citare i politici della prima Repubblica per darsi lustro. Lo ha fatto Matteo Salvini citando Enrico Berlinguer, e suscitando fibrillazioni a sinistra. E lo ha fatto oggi Alessandro Di Battista, citando Giorgio Almirante. Difficile trovare un filo logico: cosa c’entra Almirante con il grillino descamisado Di Battista? Nulla, tranne forse una qualche vaga eredità trasmessa dal padre al figlio devoto dei Cinquestelle. E a sua volta Almirante nulla c’entra neanche con Matteo Salvini, anche se il leader leghista lo ha elogiato in tv: “Mi piaceva Almirante aveva una coerenza e una dignità eccezionali”.

L’inchiesta sui camici in Lombardia che coinvolge Fontana

Ma facciamo ordine sulle citazioni di oggi. Alessandro Di Battista attacca il leader della Lega Matteo Salvini dopo le dichiarazioni dell’ex ministro sull’inchiesta camici in Lombardia. Salvini ha parlato di indagini a orologeria, difendendo Attilio Fontana esattamente come i grillini hanno difeso la Raggi sotto inchiesta e esattamente come ha fatto lo stesso Di Battista quando si sono scoperti i lavoratori in nero nell’azienda del padre di Luigi Di Maio e in quella del suo stesso padre. All’epoca Di Battista si lamentava perché i Cinquestelle erano nel mirino, perché tutti erano alla ricerca di magagne piccole e grandi di esponenti del Movimento. “Non possiamo neanche mettere la macchina in doppia fila”, si lagnava Di Battista figlio dopo che Le Iene erano andate a bussare alla casa di suo padre. Salvini, all’epoca, evitò di affondare il coltello  nella piaga (M5S e Lega erano insieme al governo). E disse che le vicende familiari non dovevano avere ripercussioni in politica.

Di Battista contro Salvini: da lui parole vigliacche

Tutto dimenticato, da parte di Di Battista, che oggi pare una furia contro Salvini. Così scrive su Facebook: “Salvini – uno degli uomini più banali, politicamente vili e conformisti d’Italia – ha appena commentato l’inchiesta che coinvolge il leghista Attilio Fontana, Presidente di Regione Lombardia. L’inchiesta riguarda un appalto assegnato proprio da Regione Lombardia ad una società che produce camici e che appartiene al cognato di Fontana (la moglie di Fontana detiene il 10% della stessa società). L’ipotesi di reato è frode in pubbliche forniture. Nell’attesa di capirci di più sull’inchiesta (Fontana è innocente fino ad un’eventuale condanna ed ha il diritto di difendersi) si capisce tutto del personaggio Salvini. Un personaggio molto sopravvalutato”, scrive su Facebook l’ex deputato M5S.

La citazione di Almirante

E continua: “In un paese normale un leader che ogni giorno parla di legalità rispetto al tema dell’immigrazione, che va a Capaci a rendere omaggio – a favore di telecamere – a Giovanni Falcone, che parla di piccole e medie imprese e dei loro problemi a restare in piedi”, rimarca Di Battista, “non avrebbe mai pronunciato parole così scontate. Parole vigliacche, immorali, mediocri, convenzionali… berlusconiane. La qualità di un leader si vede soprattutto in questi momenti. Giorgio Almirante, politico ammirato da molti sostenitori di Salvini, diceva: ‘Un ladro va messo in galera. Se il ladro è uno dei nostri deve avere l’ergastolo'”.

E aggiunge: “Il giorno in cui Salvini non verrà più trattato da fascista ma da quel che è veramente, ovvero un cazzaro dozzinale ecco, quel giorno coinciderà con la fine politica di questo personaggio”. In un post scriptum Di Battista conclude: “Se un portavoce del Movimento 5 Stelle venisse indagato per un appalto sanitario assegnato ai suoi familiari nei mesi del Covid io vorrei solo sapere rapidamente la verità”.

Di Battista e l’ossessione del travaglismo

Ma Giorgio Almirante pronunciò mai la frase che Di Battista gli attribuisce? Probabilmente il grillino si confonde con la campagna per la pena di morte contro i terroristi. Fu in quell’occasione che Almirante ebbe a dire, in un congresso del Msi e alla stampa, che un eventuale terrorista di destra avrebbe meritato la doppia pena di morte. Forse Dibba ha fatto una sintesi tutta sua, data la sottocultura grillina basata su spezzoni di internet, infilandoci l’ossessione del travaglismo sui politici ladri (che nel Msi non c’erano) e in ogni caso parlando (come spesso gli capita) di cose di cui nulla sa e capisce. Meglio tacere, allora, e attendere l’esito delle indagini su Fontana.

Commenti

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  • Aldo apostolo 26 Luglio 2020

    Io sono stufo di leggere di amministratori indagati da una magistratura che purtroppo ha dimostrato di non essere indipendente. L ‘amministrazione dell Italia, la difesa degli italiani, la salvaguardia dei nostri confini, una politica estera degna di una vera nazione che si rispetti e si faccia rispettare necessita di persone preparate, competenti, intelligenti, istruite, che abbiano il senso dello stato e delle istituzioni. Mi aspetto da chi mi governa anche una certa dose di spregiudicatezza, quando sia necessaria per il bene comune. Non si tratta con personaggi come erdogan, per esempio, senza una arma carica bene in vista. Non si possono difendere i nostri confini senza motovedette con le mitragliatrici pronte a sparare. I croati sequestrano i nostri pescherecci in zone che in anni non lontani abbiamo loro regalato? Un governo serio, il giorno dopo avrebbe mandato là una barchetta bene armata. Usiamo le motovedette per trainare barconi!!! In Croazia un motoscafo croato ha ucciso due velisti sulla propria barca, un medico è stato ucciso da alcuni poliziotti croati condannati a 2 mesi e il governo niente. In tunisia sequestrano un peschereccio e noi accogliamo i loro delinquenti. Non abbiamo nessuna politica estera e quando il poveretto ci prova fa solo disastri. All estero ridono di noi! Non disprezzo le persone oneste ma esigo che chi governa sia in grado di essere forte, deciso e pragmatico e qua do necessario anche al di sopra della legge per difendere e promuovere gli interessi degli italiani. Prima l Italia!!

  • Andrea Marconcini 25 Luglio 2020

    Anch’io sinceramente ero a conoscenza della erronea affermazione attribuita al Segretario del MSI.Ho sempre stimato Giorgio Almirante per la sua profonda integrità morale,da oggi la mia stima e il mio grande rispetto non possono che aumentare perché detesto i terroristi con tutto me stesso ma detesto molto di più i politici che minimizzano il loro abominevole comportamento e tutto il male che hanno causato a persone innocenti e inermi.

  • Fabio Randone 25 Luglio 2020

    Ha perso l’occasione di stare zitto. Non ha capito che ogni volta che apre bocca non fa altro che dimostrare la propria ignoranza. Certa gente quando cita Almirante dovrebbe sciacquarsi la bocca con la candeggina.